La Valeriana rossa o Centranthus ruber è una pianta erbacea perenne molto diffusa in Europa e in Asia appartenente alla famiglia delle Valerianaceae. Viene coltivata, in vaso o giardino, per la sua splendida fioritura. L’altezza è di circa 70 cm ed è costituita da fitti cespugli con steli eretti con foglie opposite lanceolate e ruvide mentre i fiori sono racemi ombrelliferi formati da piccole stelle tubolari di colore bianco, rosa e rosso. La parte superiore della pianta in inverno si dissecca per poi rinverdirsi nella primavera successiva. Per quanto riguarda la cura, la valeriana rossa non necessita di annaffiature.
Questa pianta infatti si accontenta dell’acqua piovana ma nei periodi di prolungata siccità è opportuno annaffiarla quando il terreno è completamente asciutto. La concimazione invece va effettuata ogni 3-4 mesi somministrando del concime granulare a lento rilascio che va posto alla base dei cespi. Come la maggio parte delle piante, la valeriana rosa teme particolarmente il marciume radicale causato dai ristagni idrici mentre essendo una pianta ‘rustica’ ha una buona resistenza contro i parassiti animali. Inoltre occorre eliminare le foglie secche e i fiori appassiti.
La moltiplicazione di questa pianta avviene per divisione dei cespi in autunno (divisi e trapiantati al momento) o per semina o autosemina in primavera. Dopo la fioritura, che avviene in primavera, è necessario cimare gli steli fioriti per favorirne l’incespimento. Oltre per la sua bellezza la valeriana rossa viene coltivata anche per scopi medicinali, infatti è utilizzata come rimedio naturale contro l’affaticamento mentale e in generale contro lo stress.