Al mare in gravidanza: le regole da rispettare

Le regole da rispettare al mare in gravidanza sono tante. Le donne in attesa dovrebbero prestare molta attenzione quando si espongono al sole perchè nei nove mesi la pelle è particolarmente sensibile e delicata. Non solo c’è il rischio di scottarsi di più, ma anche quello di sviluppare macchie brune sul viso. In questi casi si parla di “cloasma gravidico” o “maschera gravidica”, un fenomeno che è meglio prevenire che curare (a causa della difficoltà che si ha spesso nel rimuovere le macchie). Per questi motivi è fondamentale adottare la giusta protezione, ma anche una serie di accorgimenti per proteggere sè stesse e il proprio bimbo.

La crema solare

Nei nove mesi sarebbe bene utilizzare una protezione solare adeguata, anche quando si è già abbronzate. Si può partire da un spf 30 per i primi giorni, per poi arrivare a 15 per quelli successivi. La crema, poi, va spalmata almeno 30 minuti prima di esporsi al sole. Andrebbero, infine, evitate le ore più calde della giornata (dalle 11 del mattino alle 16 del pomeriggio). La protezione solare serve anche per difendersi dal rischio di sviluppare il cloasma gravidico.

L’abbigliamento

In gravidanza si può scegliere sia il costume intero che il due pezzi. Chiaramente, il primo è più comodo per nuotare liberamente, mentre il secondo è più indicato se si vuole abbronzarsi in modo uniforme. In ogni caso, meglio non tenere indosso troppo a lungo il costume bagnato perchè, così facendo, si corre il rischio di sviluppare infezioni vaginali (come la candida albicans). Non solo, nei nove mesi va evitato il cosiddetto “surriscaldamento corporeo” che, specie nei primi tre mesi di gestazione, potrebbe causare danni al corretto sviluppo del feto. Per questo, si consiglia di indossare un cappello e un pareo intorno al pancione per proteggerlo nelle ore più calde. Per proteggere la vista, invece, utilizzate sempre gli occhiali da sole.

L’idratazione

Quando ci si espone al sole in gravidanza si può incorrere in capogiri, vertigini ed emicranie. Questi fastidi nascono soprattutto quando non ci si idrata a sufficienza. E’ necessario, invece, garantirsi il giusto apporto di liquidi, assumendo acqua naturale in abbondanza, ma anche succhi di frutta e spremute (che aiutano a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione). Vanno evitate, invece, la caffeina e le bevande gasate (che gonfiano l’addome). Adottando tutti questi accorgimenti, prendere il sole in gravidanza non è controindicato. Anzi. L’esposizione alla luce, infatti, consente la sintesi della vitamina D, che è fondamentale per lo sviluppo delle ossa del feto.

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Rossella Giglio

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