Quali sono i sintomi e le cure per l’allergia all’uovo nei bambini? Come si effettua la diagnosi? L’uovo è un alimento altamente nutritivo, ricco di proteine, sali minerali e vitamine. Si tratta, quindi, di un alimento fondamentale nell’alimentazione del piccolo. Anche in questo caso, però, occorre scongiurare il rischio di allergie somministrando questo alimento solo quando l’apparato digerente del bimbo è pronto. Le mamme, dunque, devono rispettare scrupolosamente il calendario dello svezzamento, se vogliono evitare allergie alimentari ed intolleranze. Ma, quando introdurre l’uovo nell’alimentazione del neonato? E, come curare le intolleranze nel bambino?
Intolleranza e allergia all’uovo
Che differenza c’è tra l’allergia all’uovo nei bambini e l’intolleranza? Sono la stessa cosa? In realtà, anche quando si parla delle uova – come per tutti gli altri alimenti del resto – bisogna distinguere tra allergia e intolleranza alimentare. Anche se questi due termini vengono spesso usati indistintamente hanno, in realtà, un significato specifico. L’allergia si manifesta con sintomi più evidenti ed improvvisi, appena il bambino ingerisce oppure viene a contatto con l’uovo.
L’intolleranza alimentare, invece, è una malattia cronica, che si manifesta con sintomi più blandi. Diverse sono anche le cause che determinano le due patologie. L’allergia all’uovo nei bambini dipende dal sistema immunitario, mentre l’intolleranza alimentare è legata solo ad una difficoltà digestiva. In quest’ultimo caso, infatti, i piccoli non riescono a digerire l’uovo e le sostanze in esso contenute. Il sistema immunitario, invece, non è minimamente coinvolto. Ma, come si manifesta l’allergia all’uovo nei bambini e nei neonati?
Sintomi dell’allergia all’uovo nei bambini
I sintomi dell’allergia all’uovo nei bambini e nei neonati sono diversi. Tra questi:
- diarrea
- nausea
- vomito
- asma
- difficoltà respiratorie
- crampi addominali
- orticaria
- prurito diffuso o localizzato
- fastidio alla gola e alla bocca
- eruzioni cutanee di vario genere
- gonfiore alla gola
- shock anafilattico
L’allergia all’uovo, inoltre, è tra le maggiori cause della comparsa di dermatiti atopiche ed eczema, malattie infiammatorie della pelle di natura allergica. I sintomi, poi, possono essere più acuti nel caso di ingestione dell’uovo crudo. Nel caso compaiano questi sintomi, rivolgetevi subito all’allergologo. Il rischio più importante, infatti, è legato al possibile shock anafilattico, che può essere letale. Fortunatamente, però, si tratta di un’eventualità remota.
I sintomi dell’intolleranza alimentare, invece, sono più blandi, pur essendo simili a quelli dell’allergia.
Cosa fare se si presentano questi sintomi
Per evitare la comparsa dell’allergia all’uovo e – anche delle intolleranze – è necessario offrire l’uovo al bimbo solo quando viene suggerito dal pediatra che rispetterà rigidamente il calendario dello svezzamento. Stante quest’ultimo, l’uovo andrebbe offerto al neonato solo a partire dal 8°-10° mese di vita. A questa età si può cominciare ad offrire solo il tuorlo.
Per l’albume, invece, è necessario aspettare un po’ di più. Per dare al bambino il “bianco”, infatti, è bene aspettare l’anno di età. In casi particolari, ad esempio in caso di dermatite, poi, il pediatra suggerisce di aspettare anche i tre anni.
Allergia all’uovo nei bambini: gli alimenti da evitare
Ci sono alcuni alimenti che andrebbero evitati in caso di allergia all’uovo nei bambini. Ci sono, infatti, alcuni cibi che acquistiamo comunemente e che contengono le uova all’interno. In caso di allergia nei bambini, quindi, vanno evitati anche tutti i prodotti da forno, i biscotti, le torte, i gelati alle creme, la pasta all’uovo, tutti i piatti pronti con panatura e chiaramente la maionese e le salse da condimento che si trovano al supermercato.
Inoltre, poiché le proteine dell’uovo che causano allergia sono contenute anche in altri cibi, è necessario imparare a leggere correttamente le etichette alimentari per verificare che non siano presenti:
- ovomucoide
- ovoalbumina
- ovotransferrina
- lisozima
- ovomucina
- tutte le altre proteine che presentano nel nome il prefisso -ovo.
Terapia di desensibilizzazione
L’allergia all’uovo nei bambini può essere trattata con la terapia di desensibilizzazione, specie se non compare spontaneamente dopo i 6 anni di età. Questa terapia viene effettuata in ospedale, per monitorare eventuali shock anafilattici. Vengono somministrate al bambino dosi crescenti di uovo. La terapia dura circa due settimane e dà ottimi risultati.
Prima ovviamente di scegliere questa strada, però, il medico richiederà alcuni esami, come il prick test e gli esami del sangue, per verificare se si tratta di allergia oppure di intolleranza alimentare. Per qualsiasi altro dubbio, specie se si tratta di bambini molto piccoli, consultate il vostro pediatra, basandosi sull’allergia del bambino potrà darvi anche informazioni su come cuocere le uova (per le rispettive età) e su quali acquistare. Infine, ovviamente, verificate sempre la data di scadenza.