L’allergia alla parietaria nei bambini ha diversi sintomi. Ma qual è il periodo di massima diffusione e quali rimedi adottare in questi casi? La parietaria è una pianta della famiglia delle ortiche che cresce soprattutto tra i vecchi muri, dove scarseggia la luce e prolifera l’umidità. La si può trovare anche nei boschi o ai bordi delle strade. Si tratta, insomma, di una pianta diffusa anche nelle nostre città che, quindi, può causare sintomi allergici importanti nei nostri bambini. Ma, quali sono le specie che determinano allergia e qual è il periodo di massima diffusione?
La parietaria
Va premesso che esistono diverse specie di parietaria (Officinalis, Judaica, Lusitanica, Cretica, Mauritanica e Soleirolii), ma solo alcune di esse provocano sintomi allergici negli adulti e nei bambini (la Officinalis e la Lusitanica). Queste varietà, nel nostro Paese, sono diffuse soprattutto al Centro e nel Meridione. Anche in Liguria la parietaria è parecchio diffusa; non a caso, anche in queste zone, l’allergia alla parietaria è alquanto frequente, anche nei più piccoli. Ovviamente, l’incidenza sale nel periodo di maggiore diffusione.
Il periodo di diffusione
Come altre forme allergiche, anche l’allergia alla parietaria, ha un periodo di massima diffusione, che coincide con la crescita della pianta. Generalmente, è intorno ai mesi di Maggio e Giugno che i bambini soffrono i sintomi più acuti. Tuttavia, non è escluso che questi vengano riportati anche nel resto dell’anno, se si frequentano luoghi particolarmente esposti. Va ricordato anche che i sintomi di questa allergia potrebbero combinarsi con quelli dovuti ad altre specie, come le graminacee. Ma, quali sono i sintomi dell’allergia alla parietaria nei bambini?
I sintomi
I sintomi dell’allergia alla parietaria sono simili a quelli dell’allergia ai pollini. In questi casi, infatti, i bambini possono riportare:
– asma;
– prurito nasale;
– starnuti;
– lacrimazione;
– prurito degli occhi.
Tra questi sintomi, purtroppo, tra i bambini, è molto comune l’asma bronchiale. Anzi, proprio quest’ultimo sintomo può dirsi tipico di questa forma di allergia nei bambini. I genitori che riscontrano asma bronchiale, dunque, dovrebbero essere indirizzati proprio nella diagnosi di questo tipo di allergia.
La diagnosi
Come si diagnostica l’allergia alla parietaria? Per diagnosticare l’allergia alla parietaria nei bambini il pediatra valuta, anzitutto, i sintomi riportati dai genitori. A questi si possono aggiungere degli esami specifici che vengono prescritti qualora il sospetto di un’allergia appaia fondato. In genere, in questi casi, il medico prescrive il Prick test, il Rast test e la Spirometria. Il Prick test e la Spirometria sono degli esami molto semplici e indolori. Il Rast test, invece, è un esame del sangue.
Le cause
Quando viene diagnosticata l’allergia alla parietaria ai bambini molti genitori si domandano quali ne possano essere le cause. Ebbene, come per tutte le forme allergiche, anche in questo caso ha un ruolo la predisposizione genetica. Le allergie, infatti, si manifestano in tutte quelle persone che – geneticamente appunto – hanno una determinata reazione del sistema immunitario a contatto con l’allergene responsabile. In altre parole, il sistema immunitario riconosce un determinato allergene come “nemico” e tende a combatterlo provocando i caratteristici sintomi. Pare che anche la troppa igiene (praticata quando i bambini sono molto piccoli) possa compromettere un sano sviluppo del sistema immunitario determinando, col tempo, la comparsa di allergia. Ma, cosa fare in questi casi? Come si cura l’allergia alla parietaria nei bambini?
I farmaci
La terapia per l’allergia alla parietaria nei bambini può essere suggerita solo ed esclusivamente dal medico. Il primo consiglio, dunque, è quello di rivolgersi al pediatra. Questi, eventualmente, indirizzerà i genitori al consulto di un allergologo. Quest’ultimo, se i sintomi sono importanti, potrebbe valutare la prescrizione di farmaci specifici, tra cui gli antistaminici. Per il prurito e la lacrimazione agli occhi, invece, potrebbero essere somministrati dei colliri. Infine, per combattere l’asma bronchiale, il bambino può assumere degli anti-asmatici.
Il vaccino
Fortunatamente, esistono anche dei vaccini per tenere sotto controllo le allergie. Inserendo l’allergene nell’organismo il medico cerca di far accettare al sistema immunitario la sostanza che non riconosce. I vaccini per l’allergia alla parietaria si possono somministrare già a partire dai 4 anni di età nei bambini. Il vaccino andrebbe somministrato almeno due mesi prima del periodo di massima diffusione o comunque in qualsiasi momento si renda necessario. La durata minima è di tre anni e non si va oltre i 5 anni. Informatevi, comunque, presso il pediatra.
I rimedi naturali
Per aiutare i bambini a combattere l’allergia alla parietaria può essere utile acquistare un depuratore per purificare l’aria. In alternativa, possiamo acquistare delle soluzioni per pulire e decongestionare il naso dei bambini. Se ne trovano sia in farmacia che in erboristeria. Infine, si può valutare insieme al pediatra la somministrazione di rimedi omeopatici.
La dieta
Ma, cosa mangiare e quali alimenti evitare nel caso di allergia alla parietaria? Se i bambini soffrono di questa allergia sarebbe meglio evitare alcuni cibi. Tra questi:
– basilico;
– piselli;
– ciliegie;
– ortica;
– melone.
– pesche;
– kiwi.
Prestate attenzione quando il bambino mangia questi ed altri alimenti e, se provocano reazioni, evitateli.
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