Uscire tranquillamente la sera lasciando i figli all’asilo nido, contenti, sereni e in un ambiente piacevole e a loro familiare è finalmente possibile. Così i genitori potranno concedersi una serata di relax, senza dover necessariamente chiamare una babysitter in casa, con cui il bambino potrebbe non stare volentieri. In questo modo sarebbe chi già si occupa di lui durante le ore giornaliere ad occuparsene anche la sera, assicurando una certa tranquillità sia a genitori che figli. Si tratta di una sperimentazione avviata in undici comuni della Brianza e in alcuni nidi di Milano. Ma non tutti sono d’accordo con l’innovativa idea degli asili nido aperti la sera: i sindacati, ad esempio, lamentano problemi di personale e di costi. Al momento il dibattito sull’argomento è molto acceso a Milano, dove il consigliere comunale Anita Pirovano, ha lanciato l’idea con una proposta dal titolo “Se potessi avere un venerdì al mese”.
Sperimentazione: dove e quando
Gli asili che aderiscono a questa iniziativa sono undici tra Monza e Brianza e tra Lecco e Bergamo (Besana Brianza, Brivio, Cisano Bergamasco, Cornate d’Adda, Lomagna, Mandello Lario, Olginate, Lecco, Osnago, Renate e Sotto il Monte.). La serata prescelta è quella del Venerdì, a partire dal mese di Novembre, gli asili nido comunali daranno l’opportunità ai genitori di usufruire di questo nuovo servizio un venerdì al mese. Una sorta di pigiama party con i compagni d’asilo che permetterà ai genitori di ritagliarsi i loro spazi ed avere del tempo libero serale a disposizione.
Costi e orari
L’apertura serale avverrà dalle 19:30 alle 22:30 e il costo sarà di 15 euro per una serata al mese, sempre di Venerdì. Ben 300 bambini tra i 3 mesi e i 6 anni avranno l’opportunità di partecipare alle serate al nido, in cui sono previsti giochi, cene adatte ai bimbi e intrattenimento.
Punti di vista
I punti di vista sull’iniziativa sono diversi. I genitori hanno mostrato subito entusiasmo all’idea di questa opportunità che regalerà loro un po’ di spensieratezza serale, ma i sindacati sono meno contenti poiché ritengono che i costi non siano adeguati e che le educatrici dei nidi saranno costrette ad orari scomodi e sballati. Non tutti i genitori, comunque, possono contare sull’appoggio dei nonni e una soluzione come questa sarebbe ideale per le coppie con ridotti aiuti familiari.
Esempi in Italia
Non si tratta, in ogni caso, di una sperimentazione unica. Documentandosi si scopre, infatti, che sono diversi gli esempi di asili nidi aperti in orari serali, come ad esempio a Dicomano, in provincia di Firenze, in cui già dallo scorso anno l’asilo nido comunale apre un venerdì al mese per permettere ai genitori di ritagliarsi una serata libera. In provincia di Brindisi, a Villa Castelli, invece, l’asilo comunale apre addirittura alle 3 del mattino, per permettere ai braccianti di andare al lavoro. E’ vero che in questo caso non si punta al tempo libero dei genitori, ma a permettere loro di andare a lavoro, ma è innegabile che avere degli orari scolastici flessibili o non tradizionali può essere di grande utilità. Nel privato, poi, soprattutto nelle grandi città, sono tante le strutture che effettuano orari prolungati, con costi ben diversi dai 15 euro mensili.
Esempi all’estero
Ovviamente c’è chi ci ha già pensato prima di noi, infatti in USA e Giappone esistono addirittura gli asili aperti 24 ore su 24, visto che sono tanti i lavoratori notturni. In ogni caso, che male c’è a ritagliarsi degli spazi extralavorativi? Si parla di un solo venerdì al mese, e forse basterà soltanto abituarsi all’idea e godersi l’opportunità.