Bambini e stitichezza, cosa dar loro da mangiare

La stitichezza nei bambini è un disturbo abbastanza frequente. Ma, cosa dar loro da mangiare in questi casi? La stipsi (o stitichezza) nel bambino e nel neonato viene definita come ridotta frequenza nell’evacuazione. In caso di stipsi, poi, l’evacuazione è anche particolarmente dolorosa o comunque può creare fastidi e disagi nel piccolo. Le cause che possono determinare questo disturbo sono diverse. Solo in rarissimi casi si tratta di patologie, mentre più frequentemente la stipsi nei bambini è dovuta ad una dieta errata, ad abitudini comportamentali sbagliate o a blocchi di tipo psicologico. Cosa fare, quindi? Come aiutare il bambino ed il neonato in questi casi?

Stitichezza nei neonati e nei bambini

La stitichezza nei neonati e nei bambini dipende, nella maggior parte dei casi, da una dieta errata. Non solo, altri fattori, quali l’inserimento a scuola (es. dalla materna alle elementari), il cambiamento ambientale o delle abitudini, la vita sedentaria, possono influire creando un vero e proprio blocco nella capacità di evacuazione. Si tratta, sovente, di un circolo vizioso. Il bambino che avverte dolore nell’atto dell’evacuazione, infatti, è poi meno portato ad andare spontaneamente in bagno, proprio per il timore di provare nuovamente quella sensazione spiacevole. Per questo, potrebbe anche succedere che il bimbo manifesti una perdita incontrollata di piccole quantità di feci. Le mamme potranno notare mutandine sporche e disagio del piccolo nello spiegare il fenomeno.

Va anche ricordato, però, che non esiste un numero di evacuazioni al giorno, che possono essere considerate “normali”. Molto dipende dall’età, dallo stile di vita del bambino e dalla dieta che segue. Tuttavia, secondo la Società Nord Americana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica, la frequenza delle evacuazioni settimanali in età pediatrica può essere così valutata:

  • da 0 a 3 mesi con allattamento al seno: da 5 a 40 evacuazioni la settimana;
  • da 0 a 3 mesi con allattamento artificiale: da 5 a 28 evacuazioni la settimana;
  • da 6 a 12 mesi: da 5 a 28 evacuazioni la settimana;
  • da 1 a 3 anni: da 4 a 21 evacuazioni la settimana;
  • dai 3 anni in su: da 3 a 14 evacuazioni la settimana.

Si tratta, ad ogni modo, di indicazioni generiche, che vanno correte tenendo conto delle abitudini comportamentali e alimentari del bimbo.

Lassativi per bambini

Ma, come ammorbidire le feci nei piccoli? Cosa fare in caso di stitichezza nei bambini di 1, 5 , 6 e 8 anni? In questi casi resta determinante la dieta, che deve essere bilanciata, con il contestuale inserimento di alcuni cibi particolari, che hanno proprio una funzione lassativa. In particolare, va incrementato il consumo di frutta e verdura, ma anche di cereali integrali e legumi. Evitate, però, le banane ed i limoni, tra i frutti definiti “astringenti”. Vanno ridotti anche gli zuccheri, gli alimenti raffinati ed i cibi troppo elaborati e grassi. Inoltre è necessario che il bimbo assuma quotidianamente il giusto apporto di liquidi, perchè l’idratazione aiuta anche a mantenere le feci più morbide.

Tra i cibi considerati veri e propri lassativi naturali, invece, le prugne, le pere, i fichi e lo yogurt. Quest’ultimo aiuta a ristabilire anche l’equilibrio della flora batterica intestinale e quindi a contrastare la stitichezza. Ancora, il latte fresco, che ha ugualmente una funzione lassativa. Infine, ricordate sempre di condire i cibi con una modesta quantità di olio di oliva, che aiuta ad ammorbidire le feci.

Stitichezza nei bambini: i rimedi della nonna

Gli altri rimedi della nonna per ridurre la stitichezza nei neonati e nei bambini? Evitare lo stress, ma anche spronare i piccoli a svolgere una moderata attività fisica. Evitate anche uno stile di vita troppo sedentario; molti bambini che soffrono di stitichezza trascorrono troppe ore davanti alla televisione e al computer. Tra i rimedi della nonna, poi, anche la mela cotta. Un vecchio trucco, usato da sempre per combattere la stitichezza. Di facilissima digestione e assimilazione, questo frutto cotto ha doti lassative anche per i bambini. Inoltre, può aiutare anche chi chi soffre di emorroidi, compresi i più piccoli. Cuocete, quindi, la mela in una discreta quantità di acqua, in modo che il bambino possa anche bere il liquido, moltiplicando l’effetto lassativo. Se preferite, per darle più sapore, si può aggiungere una spruzzatina di cannella. Potete scegliere però, in alternativa, di preparare la vostra mela cotta in forno, lasciandola intera, con tutta la buccia e facendola cuocere per circa 20 minuti.

Soltanto qualora tutti questi rimedi non dovessero funzionare, potete valutare l’ipotesi che il bimbo assuma dei lassativi. Si tratta, tuttavia, di un’ipotesi da scartare perché questi farmaci possono provocare dipendenza anche nei più piccoli. Vanno quindi assunti solo in casi eccezionali ed esclusivamente su consiglio del pediatra. Per qualsiasi altro dubbio, chiedete al pediatra, soprattutto se si tratta di neonati. La stitichezza prolungata in questi ultimi potrebbe provocare qualche fastidio in più. Considerate anche che possa trattarsi di un problema legato al latte formulato e che, quindi, il pediatra possa sostituirlo con uno più adatto.

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Rossella Giglio

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