Bambini prodigio: come riconoscerli? Come molte mamme già sapranno esistono dei bambini anche definiti “plusdotati” o “ad alto potenziale intellettivo”; bambini, cioè, che possiedono capacità eccezionali rispetto alla media, tali da renderli quasi dei piccoli geni. E’ chiaro che non tutti i bambini hanno queste caratteristiche e che, spesso, l’affetto di genitori e parenti tende a vederle anche quando in realtà non esistono. Quando, quindi, si può dire che un bimbo ha capacità intellettive fuori dal comune?
Caratteristiche
I bambini ad alto potenziale intellettivo hanno delle caratteristiche peculiari rispetto agli altri bimbi, che li rendono facilmente riconoscibili. La loro intelligenza è superiore alla media ed hanno spesso anche una vivacità e una curiosità maggiore dei loro coetanei. Questo non vuol dire che abbiano una vita più semplice; anzi, proprio queste loro caratteristiche, li portano spesso ad avere maggiori difficoltà di inclusione a scuola. Proprio per questo, molte volte, i bambini prodigio vengono indicati come affetti da sindrome da deficit di attenzione o iperattività, disturbi dell’apprendimento e addirittura di autismo. I bambini plusdotati rischiano, infatti, di annoiarsi in classe, trovando troppo facili e poco stimolanti i programmi scolastici, quindi si distraggono durante la lezione, si chiudono in un mondo tutto loro e la pagella scolastica può risentirne. E’ necessario, dunque, che siano proprio i genitori a riconoscere e sviluppare le caratteristiche speciali dei loro bambini. Comunque, purtroppo, i bambini prodigio sono solo il 3%. Le caratteristiche che spiccano maggiormente in loro sono: precocità nell’apprendimento, capacità mnemoniche superiori, curiosità, voglia di conoscere e vivacità intellettiva. Ad esempio, la capacità di leggere e contare già a 3–4 anni, di ricordare luoghi e strade con facilità (anche dopo esserci stato solo una o due volte), la voglia di discutere di argomenti complessi e l’esigenza di spiegazioni dettagliate e precise, sono sicuramente sintomi importanti. I bambini prodigio, poi, tendono a voler analizzare e comprendere tutto ciò che li circonda, ricercando sempre il rapporto causa-effetto. Si tratta, infine, di bambini che si concentrano tantissimo sulle attività che li interessano, ma che sia annoiano a svolgere quelle più banali, che invece rapiscono gli altri bambini.
Come comportarsi
Le scuole in passato non erano particolarmente adatte ad accogliere e valorizzare i bambini con queste caratteristiche. Oggi, si sta cercando di fare di più. Un punto di partenza in questo senso può essere, sicuramente, la onlus StepNET, punto di riferimento per tutti i bambini plusdotati in Italia, che li supporta nel loro sviluppo. Il consiglio che si può dare ai genitori è quello di sviluppare insieme le straordinarie capacità di questi bambini, stimolandoli con attività e interessi particolari. Anche in questo caso, cioè, i bambini non vanno repressi ma valorizzati e seguiti per quello che sono. Bisogna fare anche attenzione a non qualificare con diagnosi sbagliate, come quella di iperattività, le straordinarie capacità di questi bambini.
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