I capricci dei bambini sono una delle più grandi preoccupazioni di noi grandi, a seconda del periodo storico poi vengono interpretati da sociologi e psicologi un in maniere un po’ diverse. C’è stato il periodo in cui il capriccio era l’espressione di un vizio e doveva essere subito spento e spesso punito. Oggi fortunatamente si cerca di andare incontro al bambino e di comprenderlo nei suoi modi di esprimersi. Il bambino che ancora non parla piangerà e si lamenterà per esprimere un malessere, se non facesse un piccolo capriccio non lo capiremmo. Poi, crescendo anche i capricci cambiano, vediamo come affrontarli, interpretarli e prevenirli.
Un’arduo compito sarebbe quello di spiegare come vivere i capricci del proprio bambino, ma fortunatamente ho letto da pochissimo il libro di Penny Hames intitolato: I bambini non fanno mai i capricci (prezioso regalo di mia mamma!). Vi racconterò un po’ quindi qualche suggerimento utile tratto dal libro in questione e messo in pratica da me.
‘Un attacco di capricci è un’esplosione emotiva straripante che avviene quando il vostro bambino sente di aver perso il controllo. E’ la dimostrazione pratica di ciò che vostro figlio prova in quel momento: caos, confusione, sconforto. Quasi sempre i capricci si verificano quando lui si trova con la persona che ama di più, cioè voi’. Così esordisce l’autrice e non è male tener presente questa saggia definizione dei capricci.
I capricci cambiano a seconda dell’età del bambino, in ogni caso sono quasi sempre legati ad un bisogno, quando sono molto piccoli questo è solitamente legato ad una necessità fisica: fame, sonno, freddo, caldo, prurito, dolore necessità di calore umano.
Più i bambini cresceranno più i bisogni diventeranno astratti, voi avrete conosciuto meglio il vostro bambino e saprete soddisfare i suoi bisogni fisici, entreranno in ballo però quelli emotivi: emozione, timidezza, voglia di affetto, gelosia, noia, stanchezza. Tutte queste necessità solitamente si appagano con tanto amore e tanta pazienza, arrabbiarsi e spegnere con violenza questo fuoco servirà ad attizzarlo ancora di più.
Ma come prevenire un capriccio? Come vi dicevo con il passare del tempo conoscerete sempre meglio il vostro bambino e acquisirete delle ‘tecniche’ adatte a lui ed ai suoi capricci, ecco qualche utile suggerimento:
- Se si tratta di fare una scelta e sapete che si lamenterà perchè non vorrà fare quello che deve, dategli due opzioni, entrambe buone per voi (Esempio: andiamo a piedi passando per il parco o davanti ai negozi?), vedrete funziona!
- Riconoscere le aspettative del bambino, lui sa bene che se piange voi arriverete, cercate di arrivare da lui prima che pianga e se piange non accorrete, avvicinatevi dolcemente, ma non in maniera diversa da come fareste di solito, fategli dire di cosa ha bisogno.
- E’ strano ma se vi attendete il peggio dal vostro bambino, quello avrete, quindi siate ottimiste, lui lo sentirà, sarà un po’ come dargli fiducia.
- Un po’ di umorismo, non fatevi prendere dalla serietà quando inizia con un capriccio, quando ci si diverte è difficile essere scontrosi e il capriccio finirà presto per essere dimenticato.
A volte affrontare il capriccio serve, soprattutto se il bambino sembra farne davvero tanti, spiegategli con poche parole (!), che per avere qualcosa anche un bel bacio basta farlo capire senza i capricci, che mamma e papà sono lì per ascoltarlo.
Insomma spero di esservi stata utile, io molti di questi consigli li ho messi in pratica e hanno funzionato spesso, ovviamente la pazienza, la fantasia e il buon umore non devono mancare altrimenti il fiasco è assicurato, ma se siete mamme lo sapete meglio di me:)!