Contrazioni in gravidanza, come riconoscerle e affrontarle prima del parto

Contrazioni in gravidanza: come riconoscerle e come affrontarle prima del parto? Le contrazioni uterine che una donna può avere durante la gravidanza non sono sempre relative al travaglio ed ai momenti che precedono il parto; è possibile, infatti, avere delle contrazioni anche durante l’intera gestazione, a partire dai primi mesi fino alle ultime settimane. Ma, come fare a capire quando si tratta di contrazioni “determinanti” e quando, invece, di contrazioni non legate al momento del parto? E, cosa sono e come sono le contrazioni che precedono il parto?

Cosa sono le contrazioni?

Come si avvertono le contrazioni? Cosa si sente quando arrivano? I sintomi legati a questo fenomeno sono diversi. Le contrazioni in gravidanza sono assolutamente fisiologiche e si possono presentare durante l’intero periodo di gestazione. Anche durante i primi mesi sarà possibile avere delle contrazioni uterine. La sensazione che si prova è come una sorta di dolore mestruale che interessa il basso ventre. Durante i primi mesi si avvertirà solo un dolore, più si andrà avanti con la gravidanza più le contrazioni saranno “visibili”, nel senso che la pancia diventerà dura per tutta la durata della contrazione.

Da cosa sono provocate

Le contrazioni uterine nascono per effetto dello stimolo dell’ossitocina, un ormone che aumenta la concentrazione degli ioni di calcio; tale incremento fa attivare actina e miosina che, causando l’accorciamento delle fibre muscolari, provocano l’irrigidirsi dei muscoli dell’utero. A favorire le contrazioni saranno anche l’ingrossamento dell’utero, i primi movimenti del bambino, i disturbi intestinali (diarrea o stitichezza) e gli sforzi eccessivi.

Come distinguere le contrazioni

Come già ricordato, le contrazioni si potranno avere durante l’intero periodo della gravidanza. Tuttavia, la percezione di queste e l’effetto che avranno sul corpo e sul bambino sarà diverso, a seconda del mese di gestazione. Durante le prime settimane di gravidanza le contrazioni saranno dovute all’improvviso ingrossamento dell’utero, che inizierà a fare spazio al bambino che cresce. Tuttavia, le contrazioni più significative si avranno soprattutto dal secondo trimestre, sporadicamente, e senza molto dolore. Queste false contrazioni (dette anche contrazioni di Braxton Hicks) servono all’utero per allenarsi, per predisporsi al suo ingrossamento e per prepararsi al parto. Durante le ultime settimane di gravidanza, infine, le contrazioni diventeranno più dolorose ed evidenti; saranno le cosiddette “contrazioni preparatorie”, che serviranno finalmente a preparare la dilatazione del collo dell’utero.

Vari tipi di contrazioni

Le contrazioni, dunque, si potranno distinguere in tre tipi:

  • contrazioni sporadiche o premature: dei leggeri crampi addominali non dolorosi, che si ripetono ogni tanto;
  • contrazioni preparatorie: che porteranno un indurimento della pancia. La sensazione può ripresentarsi dopo alcune ore o il giorno dopo. Quando queste contrazioni diventeranno regolari e dureranno almeno 30 secondi sarà il momento di andare in ospedale;
  • contrazioni da travaglio: queste saranno invece le contrazioni uterine dolorose che dureranno inizialmente 30-40 secondi, fino ad arrivare ad un minuto, con intervalli sempre più ravvicinati. Il dolore è forte e arriva fino a schiena e reni e la particolarità di queste contrazioni è che, dopo aver raggiunto il punto massimo del dolore, spariranno completamente per qualche istante per poi ricominciare nuovamente.

Cosa fare in caso di contrazioni

Cosa fare quando compaiono le contrazioni? Quando andare in ospedale? Come ricordato, le contrazioni avranno una diversa funzione a seconda del periodo di gestazione della donna. Di conseguenza, anche il modo di affrontarle, dovrà essere diverso. Una sola sarà la reazione comune che la donna dovrà avere per reagire a tutte le contrazioni che proverà: rilassarsi. Questo sia che si tratti di contrazioni a inizio gravidanza che di contrazioni a fine gravidanza. Sapersi rilassare è fondamentale per dar modo al corpo di fare il suo lavoro senza essere ostacolato da contrazioni volontarie legate solitamente alla paura, allo stress ed agli sforzi. Per aiutarsi, nel caso di dolori al basso ventre, si può ricorrere anche ad un bagno caldo. Ad ogni modo, non è possibile bloccare le contrazioni in gravidanza.

Altri rimedi per le contrazioni

Durante la gravidanza, sempre sotto lo stretto controllo del medico, si potrà anche assumere della vasosuprina, un farmaco appartenente alla categoria dei farmaci beta-mimetici, utilizzato nella terapia tocolitica del travaglio pretermine. Questa medicina ha, in ogni caso, anche molti effetti collaterali tipo tachicardia, rossore e vampate di calore al viso, stipsi e ipotensione. Per questo va somministrata con estrema attenzione e se il medico lo riterrà davvero necessario. Per riassumere le regole fondamentali per limitare o gestire le contrazioni in gravidanza sono:

  1. evitare gli sforzi;
  2. rilassarsi;
  3. informare il ginecologo.

Quando, infine, le contrazioni si presentano a ridosso della data del parto, recatevi immediatamente in ospedale perché potrebbe essere giunto il fatidico momento!

Contrazioni pericolose

Nel caso in cui le contrazioni dovessero essere accompagnate da perdite sospette di sangue o di liquido, contattate immediatamente il medico o recatevi al pronto soccorso. In questi casi, infatti, le contrazioni potrebbero essere legate ad una gravidanza a rischio e alla minaccia di un aborto spontaneo. Infine, non devono ritenersi dolorose le contrazioni post parto, che si verificano dopo la nascita del bebè.

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Published by
Rossella Giglio

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