Carnevale è alle porte e i bambini sono ansiosi di comprare la nuova maschera ma i genitori devono fare attenzione: i costumi vanno trattati alla tregua di giocattoli e quindi devono essere in primo luogo sicuri (si applica la direttiva europea 2009/48/CE sulla sicurezza dei giocattoli recepita in Italia dal decreto legislativo n. 54 dell’ 11 aprile 2011).
Il Ministero della Salute ha diffuso un opuscolo per mettere in allerta sui maggiori rischi che si celano dietro alle maschere e agli scherzi di Carnevale. La guida si chiama emblematicamente: “Il rischio mascherato”: ai genitori il compito di smascherarlo per tutelare i propri figli.
I costumi possono essere confezionati con materiali facilmente infiammabili (parrucche, nastri etc non sempre vengono sottoposti agli appositi test), le maschere sul viso possono causare soffocamento se non a norma (ovvero se non forniscono sufficienti aperture e non sono impermeabili o se hanno i bordi taglienti o sono fatte di sostanze tossiche vietate, coe i ftalati) e le bombolette spray possono irritare gli occhi. Questi i rischi più frequenti, soprattutto per maschere cinesi e non conformi (che non garantiscono l’assenza di materiale cancerogeno o tossico).
Il costume adatto inoltre varia in base all’età dei bambini: dai 0 ai 7 anni vanno evitati cordoncini, lacci o parti troppo piccole e facilmente ingeribili. I giocattoli destinati ai bambini entro il terzo anno di età sono sottoposti a test di trazione: un cilindro simula la trachea dei bambini per verificare il rischio di ingerimento di piccole parti. In generale invece le regole di sicurezza pubblicate in Italia dall’UNI (l’Ente Nazionale italiano di Unificazione) valgono anche per la fascia di età successiva, quella che va dai sette ai quattordici anni. Per questi bambini più grandicelli sono ammessi cordoncini purché circolari, ad anello e senza estremità pendenti che rischiano di sfilarsi.
Occorre quindi prestare molta attenzione al negozio in cui si acquistano le maschere di Carnevale e non puntare solo al risparmio. Se proprio non volete spendere troppi soldi pensate piuttosto all’alternativa dell’usato (sempre valutando la qualità del prodotto): in fondo si tratta di costumi che verosimilmente userete solo per un anno.