In Danimarca nelle scuole, per un’ora a settimana, si insegna l’empatia per difendere i bambini dal rischio di diventare narcisisti in età adulta. Si chiama “klassens tid”: a lezione i piccoli imparano ad ascoltare gli altri e le loro emozioni, “a mettersi nei panni” dei loro coetanei. Del resto, l’essere empatici è una dote di fondamentale importaza perchè permette di intuire in anticipo le emozioni altrui, con maggiori capacità di successo nella vita relazionale e lavorativa. Pare, infatti, che gli adulti più empatici abbiano una vita di relazione più appagante. Da qui la necessità di introdurre uno “studio delle emozioni” anche a scuola.
Il narcisismo e le sue conseguenze
Nelle società contemporanee la fa da padrone il narcisismo, spesso anche patologico. Gli adulti che ne sono affetti risultano quasi del tutto privi di empatia e questo ha notevoli ripercussioni sulla loro vita di relazione. I narcisisti, infatti, sono concentrati eminentemente su sé stessi, fino al limite di non rendersi minimamente conto delle emozioni altrui. Questo atteggiamento patologico porta ad un inevitabile naufragio delle relazioni amorose. Purtroppo, però, si tratta di un modus vivendi sempre più diffuso. A confermarlo, anche uno studio dell’Università del Michigan (svolto su circa 14 mila studenti universitari) che ha evidenziato come i ragazzi di oggi abbiano circa il 40% di empatia in meno rispetto agli universitari degli anni ’80 e ’90. Ciò si traduce anche in un maggiore rischio di sviluppare disturbi mentali e depressione.
L’esempio danese
Proprio per prevenire il narcisimo patologico, in Danimarca – eletto anche per questo Paese dove si vive più felici – l’empatia viene insegnata obbligatoriamente nelle scuole per un’ora alla settimana, dai 6 ai 16 anni. Durante quest’ora i bambini parlano tra di loro, dei loro problemi e si ascoltano. Successivamente i ragazzi trattano il problema sotto ogni angolazione e cercano, insieme, di trovare una soluzione. Per aumentare l’atmosfera di “famigliarità” in aula i bimbi mangiano anche una torta mentre chiacchierano. Insomma, i danesi sono convinti che l’empatia, al pari di altre attitudini prettamente scolastiche, debba essere appresa e insegnata. Il risultato? Adulti più empatici, con relazioni amorose più sane e – quindi – più felici. E voi, cosa ne pensate? Può essere davvero utile inserire a scuola un’ora a settimana da dedicare all’ascolto e alla compresione degli altri? Gli studi psicologici e le osservazioni che tutti noi possiamo fare guardando il modo in cui si sviluppano oggi molte relazioni, inducono a credere che si tratti di un’iniziativa da emulare, anche nel nostro Paese.