Una figura che molte donne non conoscono, ma che si sta diffondendo sempre di più anche in Italia, la doula. Un aiuto prezioso per la mamma, sia quando è in dolce attesa, sia quando è alle prese con un neonato. Diversa, chiaramente, dalle altre figure sanitarie che gravitano intorno alla gravidanza: la doula non è né un’ostetrica né una puericultrice, ma allora, chi è? Ecco qualche informazione utile per tracciarne un identikit.
Sostiene, accompagna e aiuta
Ecco cosa fa la doula, che deve il suo nome a un termine di origine greca che letteralmente significa “colei che serve la donna”. È una figura, non sanitaria, di accompagnamento e di sostegno durante la gravidanza, sia nel corso dei mesi di dolce attesa, sia durante il travaglio e anche dopo il parto.
Sta accanto alla neo mamma, le fornisce tutti i suggerimenti, il sostegno e i consigli di cui ha bisogno, prima e dopo il parto, durante il travaglio e l’allattamento. È un’esperta che si trasforma, giorno dopo giorno, in un’amica, in un sostegno e in una consigliera. Non indirizza in modo categorico i genitori, ne potenzia le inclinazioni e le capacità di gestione della piccola vita che ha appena fatto l’ingresso nella famiglia.
L’importanza della doula
Molte mamme italiane sono ancora diffidenti, così come molti esperti, che animano dibattiti e discussioni sull’opportunità della diffusione di questa figura dai contorni ancora così poco netti e definiti. Se nel resto del mondo, Stati Uniti e Gran Bretagna in testa, quella della doula è una figura affermata da anni nell’accompagnamento delle future e neo mamme, in Italia c’è ancora molta strada da fare e ci sono ancora molti nodi da sciogliere (a livello di informazione e legislazione).
Secondo alcuni studi, effettuati nelle patrie d’elezione delle doule, ci sono numerosi effetti positivi legati alla diffusione di questa pratica. In particolare, si è rilevata una diminuzione del ricorso al taglio cesareo (-50%), della durata del travaglio (-25%), del ricorso all’analgesia epidurale (-60%), nonché un miglioramento dell’interazione tra madre e neonato.
Come si diventa doula
Non essendoci ancora una regolamentazione precisa, né un albo di riferimento o un percorso formativo preciso, in Italia ci si può avvicinare al ruolo di doula, che, meglio sottolinearlo, non ha nulla a che fare con le figure professionali sanitarie che assistono la mamma, frequentando un corso di formazione, che solitamente dura dai sei ai dieci fine settimana. Durante le lezioni, teoriche e pratiche, le interessate apprendono tecniche e nozioni utili per affiancare le future e neo mamme.