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L’educazione sportiva e’ uno degli aspetti fondamentali per la crescita del bambino. Lo sport infatti stimola non solo lo sviluppo fisico ma anche quello sociale, insegnando ai giovani giocatori lo spirito di squadra ma anche la giusta dose di agonismo e competitività. Una ricerca scientifica ha infatti dimostrato che i bambini che praticano sport e attività motorie sono maggiormente predisposti a lavorare in gruppo e più attenti alle spiegazioni.
Ecco perché i genitori sono da sempre impegnati nella ricerca dello sport più adatto ai propri figli, di quello più completo dal punto di vista educativo e fisico. Come scegliere lo sport giusto? Innanzitutto vanno ascoltati i desideri e le preferenze del bambino perché è importante che esso viva l’educazione motoria con passione e non solo come mera disciplina. Non esiste uno sport perfetto sotto tutti i punti di vista: ogni attività fisica sviluppa alcuni muscoli e impegna determinate parti del corpo, inevitabilmente a scapito di altre. In genere si tende a privilegiare il nuoto: questa attività è infatti fondamentale per trasmettere al bambino la naturalezza dell’ambiente acquatico. Per evitare la monotonia è consigliabile, qualora possibile, di abbinare il nuoto ad altri sport. I maschi probabilmente insisteranno per giocare a calcio: l’aspetto positivo di questo sport è sicuramente il fatto che richieda di saltare, correre e coordinare il proprio movimento con quello dei compagni di squadra. L’aspetto negativo del calcio per quanto concerne lo sviluppo fisico è quello di interessare in maniera eccessivamente prevalente le gambe. Abbastanza completi sotto questo punto di vista appaiono invece pallacanestro e pallavolo. Altro sport che unisce moto e divertimento è lo sci. E’ importante stimolare i bambini a queste attività sportive perché apprendere determinate discipline da adulti, ad esempio il nuoto, l’equitazione e lo sci, comporta molte difficoltà in più dal punto di vista dello slancio motorio e della coordinazione. E’ fondamentale, qualsiasi sport si scelga, assicurarsi che sia adatto all’età del bambino e soprattutto seguire i propri figli mostrandoci partecipi dei loro risultati e non caricandoli di aspettative eccessive: ricordate sempre che lo sport è educazione e competizione ma è prima di tutto un gioco!
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