I sintomi e le cause dell’eritema a farfalla nei bambini sono tanti. La cura, però, esiste e permette di risolvere il problema, spesso senza conseguenze e complicanze troppo serie. L’eritema a farfalla, comunque, anche nei più piccoli, si manifesta con intenso arrossamento e prurito al viso. Il bambino può essere parecchio infastidito da questo problema, perché anche esteticamente l’eritema è particolarmente visibile. Al manifestarsi di questo sintomo nel bambino, quindi, si consiglia di rivolgersi subito al pediatra oppure ad un buon dermatologo. Ma, quali sono gli altri sintomi e la terapia in questi casi?
L’eritema a farfalla nei bambini ha gli stessi sintomi dell’eritema negli adulti. I bimbi, quindi, manifestano un rossore intenso nella zona del naso e delle guance. Non solo, questo rossore sembra estendersi quasi come a disegnare le ali di una farfalla. Da qui il nome della malattia. I bambini, poi, possono manifestare anche prurito e sensazione di pizzicore e bruciore; la pelle dei bimbi, infatti, è particolarmente delicata e sensibile.
Insieme a questi sintomi, infine, possono comparirne altri, legati alle particolari patologie che portano alla comparsa dell’eritema. L’eritema a farfalla, infatti, può essere legato a svariate malattie, più o meno gravi.
Le cause dell’eritema a farfalla nei bambini sono diverse. La comparsa di questo arrossamento sul viso dei piccoli, infatti, può dipendere da diverse patologie. Tra queste:
La patologia che più determina la comparsa dell’eritema a farfalla nei bambini, però, è il lupus eritematoso sistemico, una patologia autoimmune cronica che causa disfunzioni del sistema immunitario.
La cura per l’eritema a farfalla nei bambini dipende dalla malattia che lo determina. Il dermatologo o il pediatra, infatti, valutano la terapia da adottare in relazione alla patologia sottostante. In questi casi, generalmente, il medico prescrive delle creme oppure delle lozioni da applicare localmente. Questi preparati permettono di alleviare la sensazione di prurito, bruciore e pizzicore. Fate attenzione, però, quando li utilizzate e spiegate ai bambini che non devono toccarsi il viso, perché alcune creme potrebbero dar fastidio agli occhi.
Molti pediatri, in questi casi, prescrivono spesso una crema protettiva all’ossido di zinco, che viene utilizzata anche per lenire i fastidi legati alla dermatite da pannolino, molto comune tra i neonati.
In alternativa, si può ricorrere ai rimedi naturali, che non hanno controindicazioni ed effetti collaterali. Tra questi, in particolare, il gel di aloe vera, che si ricava dall’omonima pianta dalle straordinarie proprietà benefiche. Questo gel si può estrarre direttamente dalle sue foglie, se la si possiede, oppure si può acquistare come preparato pronto nelle farmacie più fornite, nelle erboristerie, nei negozi di prodotti bio o nei supermercati più forniti. Applicate, dunque, questo gel direttamente sulla cute dei bimbi, ne trarranno subito giovamento; in questo caso non ci può essere alcun effetto collaterale, anche se i bambini si toccano il viso, perché l’aloe non ha controindicazioni. Applicatela, quindi, anche più volte al giorno, sull’eritema a farfalla. Prima, però, chiedete sempre consiglio al pediatra oppure al dermatologo.
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