I dati trasmessi dall’Istat sono sempre più allarmanti, la crisi economica colpisce tutti, in prima linea i consumatori e ancora di più le famiglie italiane ed i bambini. In Italia ci sono circa 8.200 mila persone che toccano la soglia della povertà e, secondo quanto riportato da Save The Children un bambino italiano su due è a rischio povertà. Come sempre le prime vittime innocenti delle carenze politiche ed economiche sono i più piccoli.
‘I dati dell’Istat confermano purtroppo quanto denunciato da Save the Children nel recente dossier il Paese di Pollicino – commenta Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children in relazione ai dati del Rapporto Istat 2012 – L’Italia si sta dimenticando di ciò che dovrebbe starle più a cuore, i bambini, le loro famiglie, le loro madri spesso single e senza lavoro, le giovani coppie. La povertà infantile ha toccato il livello più alto degli ultimi 15 anni ed è tra le più alte in Europa con il 22,3% di bambini e adolescenti italiani a rischio di povertà, che vive cioè in famiglie con un reddito troppo basso per garantire loro ciò di cui avrebbero bisogno per un sano e pieno sviluppo psichico, fisico, intellettuale e sociale . Un dato che schizza a livelli mai registrati finora nel caso di bambini figli di madri sole – per i quali l’incidenza di povertà sale al 28,5% – e nel caso in cui il capofamiglia abbia meno di 35 anni: in questi nuclei 1 figlio su 2 è a rischio povertà. Le giovani coppie di trentenni sono uno dei volti più tristi delle nuove povertà, mentre il Sud e le Isole si confermano le aree del paese più colpite’.
Oggi su tutti i giornali poi si parla di quanti siano i poveri Italiani e del fatto che la situazione crisi economica è ancora molto grave e che le famiglie italiane che in qualche modo non possono smettere di comprare, consumare e quindi di impoverirsi.
Secondo quanto riportato dall’Istat ‘nel 2011, l’11,1% delle famiglie è relativamente povero (per un totale di 8.173 mila persone) e il 5,2% lo è in termini assoluti (3.415 mila). La soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari a 1.011,03 euro’.
I nuclei familiari più poveri sono quelli con almeno un bambino minore a carico, quelli con il con ‘a capo una persona con profili professionali e/o titoli di studio bassi: famiglie di operai (dal 6,4% al 7,5%), con licenza elementare (dall’8,3% al 9,4%) o di scuola media inferiore (dal 5,1% al 6,2%)’. Tra nord e sudItalia anche si registrano delle differenze ‘nel Mezzogiorno si osserva infatti un aumento dell’intensità della povertà relativa: dal 21,5% al 22,3%’.
Speriamo che la situazione migliori presto, per adesso le tendenze anti crisi messe in pratica dalle famiglie italiane vanno verso il fai da te, la rinuncia all’auto ed alle vacanze, ovviamente con queste scelte, fatte quando si hanno dei bambini piccoli in casa, sono molto difficili e ricadono direttamente sul benessere dei più piccoli.