Giocattoli cinesi tossici: come fare a riconoscerli? In commercio sono sempre più numerosi i giochi per bambino a basso costo; molti di questi provengono dalla Cina e i genitori più accorti si chiedono se siano sicuri oppure se possano avere degli effetti collaterali e delle controindicazioni per la salute dei più piccoli. Diciamo che, in generale, prima di procedere all’acquisto di qualsiasi gioco, i genitori dovrebbero verificare che questo sia conforme a tutti i requisiti di sicurezza, che li rendano innocui anche in assenza di una sorveglianza continua. Per i giocattoli di provenienza cinese l’accortezza deve essere ancora maggiore. Come fare, quindi? E, a quali criteri prestare attenzione?

I materiali pericolosi nei giocattoli

Anzitutto, bisogna capire quali siano i parametri da osservare quando acquistiamo un giocattolo per il bimbo. Non sono elementi da sottovalutare, se si considera che i più piccoli hanno la tendenza a portare tutti gli oggetti alla bocca e quindi, purtroppo, potrebbero anche ingerirli. La presenza di piccole parti che si staccano, ad esempio, potrebbe rivelarsi davvero pericolosa.

Non solo, alcuni giochi potrebbero essere stati costruiti con materiali non sicuri e persino nocivi per la salute umana. E, se pensiamo che alcuni di essi – come i giocattoli per la dentizione – sono pensati proprio per essere portati alla bocca, si comprende quanto sia indispensabile verificare i criteri di costruzione dei giochi. Ad esempio, tutti i giochi contenenti PVC, ovvero il cloruro di polivinile, non dovrebbero mai essere acquistati per i piccoli. Si tratta, infatti, di composti chimici pericolosi per la salute dei bambini, soprattutto per reni e fegato. Fate attenzione anche alle vernici, che devono essere atossiche.

I parametri legali per le sostanze nei giocattoli per bambini

Per proteggere i più piccoli dai rischi connessi all’acquisto di giocattoli non sicuri, sono state emanate nel tempo diverse disposizioni legislative ad hoc, anche sulla spinta degli interventi dell’Unione Europea in materia. Il problema si è posto soprattutto considerando l’alta percentuale di giocattoli prodotti in Cina (basti pensare che l’80% dei giocattoli venduti in Italia è fabbricato in Cina). Molti di questi giochi per bambini sono stati contestati perché presentavano rischi sotto il profilo della sicurezza, nonostante nel 2008 sia stato raggiunto un accordo comunitario con Usa e Cina per migliorare la tracciabilità dei prodotti e innalzare gli standard di sicurezza.

Ad oggi, si può fornire un unico criterio, che deve orientare i genitori nell’acquisto dei giochi. I giocattoli devono essere muniti, prima dell’immissione sul mercato, del marchio di conformità CE, che concretizza la loro conformità alle disposizioni delle direttive. Inoltre è possibile apporre sul giocattolo qualunque altro marchio, a condizione che quest’ultimo non possa essere confuso con il marchio di conformità CE, cioè agli standard imposti a livello comunitario. Quando acquistate un gioco per i bambini, dunque, anche se non lo fate in un negozio che importa dichiaratamente dalla Cina, prestate attenzione alla presenza del marchio di conformità CE.

Fate attenzione però, perché qualche produttore privo di scrupoli, per ingannare i consumatori europei, appone sui giocattoli cinesi il marchio CE, laddove l’acronimo in questo caso non significa “Comunità Europea” bensì “China Export”. Per distinguere tra i due loghi, verificate lo spazio che intercorre tra la lettera “C” e la lettera “E”. Infatti, il marchio “CE” dell’Unione Europea presenta maggiore spazio tra queste due lettere (spazio pari alla dimensione di un’altra “C” capovolta), mentre ciò non avviene con il marchio che invece sta per “China Export”. Insomma, siate oculati e prestate attenzione anche a questa piccolissima differenza, se volete evitare danni alla salute dei vostri piccoli.

L’età del bambino e le sostenze pericolose nei giocattoli

Infine, un ultimo cenno all’età dei piccoli. Anzitutto, va ricordato che i peluche sono vietati ai minori di 36 mesi di vita. In generale, poi, nella maggior parte dei casi, è il costruttore che indica l’età adatta per un determinato gioco. Quindi, prestate sempre attenzione anche a questa dicitura sulla confezione. Anzi, evitate di acquistare un gioco quando non siete sicuri che possa essere adatto perché, ad esempio, ha delle piccole componenti che possono essere ingerite dal piccolo.

L’età più a rischio, comunque, è quella sotto i 36 mesi, quindi i tre anni. Le classiche macchinine gioco, ad esempio, sono consigliate per bimbi dai 3 anni in su, così come particolari bambole che sono costruite con parti piccole che il bimbo potrebbe ingerire. Le stesse sorpresine dei famosi ovetti di cioccolato per bambini, sono assolutamente vietate ai bambini troppo piccoli.

Purtroppo, però, sono molti i bimbi con meno di 36 mesi di vita che giocano con questi tipi di giocattoli. Spesso i genitori si sentono sicuri perché ritengono il proprio bimbo particolarmente intelligente. Ciò li induce a pensare che non metterà mai niente in bocca. In realtà, non è assolutamente così e non bisogna mai dare per scontato questo pericolo.

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Rossella Giglio

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