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In arrivo 100 euro in più sull’assegno unico: ecco a chi spettano

Arriva dal governo una proposta riguardante l’assegno unico, che consiste in un aumento di 100 euro, non riservato a tutti ma ad alcune famiglie in particolare. Scopriamo chi ha diritto a questo aumento e quando verrà applicata la proposta.

100 euro in più sull’assegno unico – donna.nanopress.it

L’aumento del costo della vita e la crisi che continua a pesare in modo notevole sulle famiglie ha spinto il governo a pensare ad altre manovre per garantire un maggiore sostentamento.

La misura proposta riguarda un incremento dell’assegno unico di 100 euro che andrà aggiungersi alle somme già stabilite, in modo da offrire un ulteriore aiuto ai nuclei familiari con più figli.

Il pacchetto destinato alla famiglia è stato già presentato in Consiglio dei Ministri e comprende anche altre novità e iniziative oltre alla maggiorazione delle cento euro.

Una delle buone notizie riguarda l’adeguamento all’inflazione dell’assegno unico, di cui beneficeranno tutti coloro che lo percepiscono, e che sarà quindi maggiore per le famiglie numerose.

Inoltre, è stato istituito un fondo a cui possono attingere i comuni per avviare iniziative riguardanti i minori, da mettere in atto sul proprio territorio.

Assegno unico – donna.nanopress.it

Vediamo nello specifico a chi spetta la maggiorazione di 100 euro sull’assegno unico, quando partirà la misura e quali sono gli aumenti previsti con l’adeguamento all’inflazione.

L’assegno unico come parametro

Il nuovo governo sta valutando una riforma dell’assegno unico, con l’obiettivo di tutelare ancora di più le famiglie con più figli.

Potrebbe esserci un cambiamento già con la Legge di bilancio 2023, e invece di tenere in considerazione l’Isee per stabilirne l’importo, potrebbe essere tenuto conto del quoziente familiare.

In pratica,si tratterebbe di quantificare l’assegno tenendo conto del rapporto tra componenti del nucleo e reddito. Di conseguenza, il rapporto porterebbe ad un incremento dell’importo dell’assegno unico destinato alle famiglie.

Oltre a questo nuovo parametro che il governo vorrebbe adottare, c’è anche un’altra proposta interessante avanzata dal ministero della Famiglia e supportata dalla maggioranza.

Si tratta di un aumento di 100 euro dell’assegno unico per le famiglie numerose. Ma a chi spetta questo aumento? Vediamo chi beneficerà di questo sostanzioso aumento.

A chi spetta l’aumento di 100 euro sull’assegno unico

L’aumento di 100 euro sull’assegno unico proposto dal ministero della Famiglia spetta alle famiglie con figli gemelli, considerato che il loro sostentamento è decisamente più problematico, soprattutto quando sono ancora piccoli e hanno bisogno di tante cose.

Oltre alle 100 euro di aumento, l’assegno in generale subirà un incremento automatico per l’adeguamento all’inflazione, previsto dalla legge, in virtù del fatto che negli ultimi tempi cresciuta notevolmente, facendo alzare il costo della vita.

Assegno unico – Donna.nanopress.it

Per entrare nel dettaglio, l’assegno unico potrebbe subire una rivalutazione di almeno il 9%, il che vorrebbe dire che da 175 euro l’importo passerebbe a 196 euro per le famiglie con ISEE a 15mila euro.

Invece, per coloro che hanno un ISEE superiore a 40mila euro, l’importo si riduce e l’aumento è irrisorio. Infatti, passerebbe da 50 a 55 euro mensili. Ovviamente tutto questo avverrà solo a partire da gennaio 2023.

Quando scatterà l’aumento

La misura proposta dal governo sarà applicata a partire dal 2023. Si deve quindi attendere il prossimo anno per beneficiare dell’aumento di 100 euro sull’assegno unico e dell’incremento dell’assegno dovuto all’adeguamento all’inflazione.

Tuttavia, bisogna ricordare che l’integrazione dell’assegno unico va dal mese di marzo al mese di febbraio del prossimo anno, e che le domande vengono presentate a gennaio, quindi è improbabile che la somma venga erogata a inizio nuovo anno.

Assegno unico -Donna.nanopress.it

Nel pacchetto di misure previsto dal governo nella Legge di Bilancio c’è anche un fondo per supportare iniziative riguardanti i minori.

Fra queste vi sono servizi socio educativi, centri estivi, centri ricreativi e molto altro.

Per il fondo è previsto uno stanziamento di 68 milioni all’anno, che i comuni potranno ricevere per avviare iniziative sui loro territori, da svolgere insieme a enti privati e pubblici.

 

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Giusy Pirosa

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