Intolleranza al lattosio nei bambini: sintomi e dieta

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I sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini sono diversi. La dieta giusta resta, ad oggi, l’unico rimedio possibile in questi casi. Ma cos’è l’intolleranza al lattosio? L’intolleranza al lattosio è l’incapacità dell’intestino a scindere lo zucchero complesso del lattosio (non assorbibile dall’intestino) in zuccheri semplici (assorbibili). Il lattosio si trova nel latte di mucca, di capra, di asina, ma anche nel latte materno. Per questo, anche i neonati possono manifestare questa particolare forma di intolleranza. L’incapacità di scindere il lattosio è data dalla mancanza di un enzima (lattasi) che si trova sulle cellule che rivestono l’intestino. Ma, quali sono i sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini e nei neonati?

Sintomi

Se non viene digerito, il lattosio tende a fermentare nell’intestino, favorendo la produzione di gas intestinali. Altri sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio nei bambini e nei neonati sono: diarrea, dolori e tensioni intestinali, gonfiore addominale, flatulenza e, di conseguenza, disidratazione. Questi sintomi sono tipici anche nell’adulto e, al di là di essi, non vi sono altre conseguenze per il bambino. Solitamente queste manifestazioni compaiono una o due ore dopo aver consumato cibi contenenti lattosio. L’intensità dei sintomi, invece, dipende per lo più dalla quantità di lattosio contenuta negli alimenti ingeriti. Vero è anche che, nei bambini, l’intolleranza al lattosio spesso si risolve spontaneamente dopo i 10-12 anni. In questi casi, da adulti, il disturbo non si manifesta più. Per quanto riguarda la diagnosi, infine, essa, nei casi dubbi, si esegue con il breath test. Si tratta di un test di semplice esecuzione che si può effettuare anche in regime di day hospital.

Dieta

Non esiste una cura specifica in questi casi, ma è importante seguire la dieta giusta. Ovviamente, vanno esclusi tutti i cibi contenenti lattosio e quindi il latte, i latticini e i formaggi freschi, i gelati e i biscotti contenenti latte. Tuttavia ci sono alimenti che contengono quantità di lattosio nascoste, come il prosciutto cotto e gli insaccati in genere. Per questo, è sempre bene leggere le etichette degli alimenti prima di offrirli al piccolo. All’inizio è meglio evitare tutti gli alimenti contenenti il lattosio e poi inserirli gradualmente per verificare la dose di tolleranza per il bambino. In alcuni casi, infatti, l’intolleranza non è totale, ma solo parziale. Comunque, al di là di queste indicazioni generali, si consiglia di chiedere sempre al pediatra come intervenire.

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Rossella Giglio

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