E’ fondamentale conoscere quale sia l’alimentazione giusta in gravidanza, sia per la mamma che per il corretto sviluppo del feto. Anche il Ministero della salute ha individuato alcune linee guida che ci permettono di capire quanto e come alimentarci durante i nove mesi. Chiaramente, anche in questi casi, il consiglio è quello di consultare il ginecologo, che individua la dieta giusta per ciascuna mamma, in relazione al peso, allo stile di vita e all’età. Alcune linee possono comunque essere indicate.
Alimentazione corretta in gravidanza: cosa magiare
Cosa mangiare nei nove mesi? Durante la gravidanza e, anche prima del suo inizio, è bene seguire una dieta varia ed equilibrata per assicurare al feto tutti i nutrienti di cui ha bisogno per il suo sviluppo. A questo scopo va ricordato che in gravidanza aumenta il fabbisogno di vitamine (A, D, C, B6, B12), acido folico, sali minerali e lipidi (acidi grassi essenziali). Gli alimenti che non devono mai mancare per un’alimentazione corretta in gravidanza sono: frutta e verdura, carboidrati (pane, pasta, riso, orzo, patate), limitando gli zuccheri derivanti prevalentemente da dolci e bibite, le proteine (pesce, carne, legumi, uova), il latte e i derivati del latte (formaggi, yogurt), ma anche gli alimenti ricchi di fibre, per contrastare la stipsi che spesso si presenta durante gravidanza (pane pasta e cereali integrali, frutta, verdura). Le donne che seguono una dieta vegetariana o vegana, invece, dovrebbero prestare attenzione ai livelli di assunzione di proteine e di vitamina B12; è quindi consigliato chiedere al medico le indicazioni al riguardo.
Alimentazione corretta in gravidanza: consigli pratici
Tra i consigli del Ministero della salute per un’alimentazione corretta in gravidanza quello di: frazionare la dieta in 4-5 pasti suddivisi durante la giornata, mangiare lentamente, seguire una dieta quotidiana il più possibile varia, preferire alimenti freschi per mantenerne inalterato il contenuto di vitamine e minerali, preferibilmente evitare cibi precotti o conservati in scatola, evitare i cibi di origine animale crudi o poco cotti e gli insaccati, evitare il consumo di grassi animali (burro, lardo) e preferire l’olio extravergine d’oliva come condimento, evitare le bevande alcoliche e limitare il consumo di caffè, limitare il consumo di sale, bere abbondantemente durante tutta la giornata (2 litri di acqua, preferibilmente oligominerale), non assumere aspartame o altri dolcificanti, evitare caramelle, bevande zuccherate, pasticceria, cioccolato, cibi fritti, condimenti molto elaborati, consumare latte e/o yogurt, preferibilmente a ridotto contenuto di grassi, ridurre al minimo il consumo di carboidrati raffinati (zucchero, dolci, gelati) preferendo modiche quantità di pasta, pane, patate, preferire le carni magre tipo pollo, tacchino, manzo cucinate alla griglia o in forno o in umido, preferire pesci tipo sogliola, merluzzo, nasello, trota, palombo, dentice, orata e pesce azzurro in genere (cucinati alla griglia o al cartoccio o al vapore o in umido e da consumare almeno due volte a settimana). Evitare i pesci conservati sott’olio o in salamoia. Evitare il consumo di molluschi e crostacei, consumare non più di 2 uova a settimana, preferire i formaggi freschi tipo mozzarella o ricotta o crescenza e consumare ogni giorno verdura cotta o cruda e frutta.