Una contrazione muscolare che toglie il respiro al piccolo in modo improvviso: ecco cos’è il laringospasmo che colpisce i bambini, soprattutto mentre dormono, ma non solo. Un episodio, più o meno raro, che potrebbe destare panico e preoccupazioni nei genitori, ma che è un’eventualità più frequente del previsto, in particolare tra i più piccoli. Le possibili cause sono molteplici, mentre i rimedi sono pochi ed elementari. Ecco qualche informazione in più per capire di cosa si tratta, quali sono i sintomi, le regole di prevenzione e i rimedi più utili in caso di laringospasmo.
Le cause e i sintomi
Il laringospasmo non è altro che la contrazione muscolare incontrollata e involontaria delle corde vocali, della laringe, che toglie letteralmente il respiro. Può colpire tutti, bambini e adulti, ma interessa con maggiore frequenza i piccoli di età compresa tra 1 e 3 anni.
All’origine di questo disturbo possono esserci altre patologie dell’apparato respiratorio o meno. Può essere colpa di un’infezione alle vie aeree, dell’allergia, dell’asma o del reflusso gastroesofageo.
Un ventaglio vario di possibili colpevoli e una rosa altrettanto variegata di eventuali sintomi, che vanno dalla sensazione di soffocamento, alla difficoltà a inspirare, fino all’aumento anomalo della sudorazione e alla tosse convulsa. Il laringospasmo non ha un decorso e una durata “standard”: può risolversi spontaneamente in una manciata di secondi o durare per molti interminabili minuti.
La prevenzione e i rimedi
Innanzitutto, niente panico. Il laringospasmo può essere, complice la sua sintomatologia, un’eventualità particolarmente preoccupante e impressionante, ma solo raramente si rivela davvero pericolosa.
Non esistono cure o terapie specifiche, ma una strategia, tutta naturale, da attuare in poche semplici mosse quando il problema di verifica. La prima cosa da fare, dopo aver fatto sedere il piccolo, cercando di tranquillizzarlo, è di umidificare il più possibile la stanza, per favorire il rilascio della contrazione muscolare. Per chi non dispone di un umidificatore, appositamente studiato allo scopo, si può portare il bimbo in bagno e umidificare l’ambiente aprendo tutti i rubinetti, in modo da produrre vapore.
Se il rimedio fai da te non basta o se si manifestano altri sintomi preoccupanti, meglio portare il piccolo al pronto soccorso.
La prevenzione ha come protagonista, invece, la terapia, per la causa scatenante. Che si tratti di aerosol, di cure cortisoniche o altro, per prevenire il laringospasmo, è importante curare la patologia che lo può provocare, rivolgendosi al pediatra.