Avete mai provato a raccontare ai vostri bambini le poesie e le filastrocche più belle sul Capodanno? Scegliete tra quelle che più vi piacciono e fatele imparare ai bambini, ne saranno di sicuro entusiasti! Le filastrocche sono anche un modo per insegnare loro a parlare meglio, specie quando sono molto piccoli e non riescono a farlo ancora con disinvoltura. Provateci!
Filastrocca di Capodanno
Fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
Anno nuovo
Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.”
Il giorno di Capodanno
Il giorno di Capodanno
Il primo giorno dell’anno
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte lo andiamo a ricevere
come se fosse un esploratore
che scende da una stella.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo bagnerà con frecce di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà nell’ombra.
Eppure piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri come i pani a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo.
Anno vechio e anno nuovo
Tin-tin, l’orologio rintocca.
Tin-tin, quanti colpi ha suonato?
Tin-tin, qual è l’ora che scocca?
Tin-tin, qualcheduno ha bussato!
Anno vecchio, tin-tin, ti saluto!
Anno nuovo, tin-tin. benvenuto!
L’anno nuovo
Anno nuovo benvenuto!
Io ti porgo il mio saluto
un saluto piccolino
ed un poco birichino.
L’anno
Io sono il padre di dodici figli
e tutti quanti sono mortali;
vesto di rose, di fronde e di gigli,
io sono il padre di dodici figli.
Non ce n’è uno all’altro uguale:
scema la notte e sale il dì,
poi scema il giorno e la notte sale;
il mondo è sempre fatto così.
Anno vecchio, anno nuovo
L’anno vecchio se ne và, e mai più ritornerà,
io gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze,
di lezioni fatte male, di bugie e disubbidienze,
e gli ho detto: “Porta via! questa è tutta roba mia”.
Anno nuovo, avanti avanti,
ti fan festa tutti quanti,
tu la gioia e la salute porta ai cari genitori,
ai parenti ed agli amici rendi lieti tutti i cuori,
d’esser buono ti prometto, anno nuovo benedetto.
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