Come gestire il rientro al lavoro dopo la maternità? Quando nasce un bimbo cambia notevolmente la scala di priorità di una donna, che sente forte il senso dell’accudimento per il proprio piccolino. In questo caso, quindi, per la madre lavoratrice possono insorgere notevoli sensi di colpa, che nascono dalla difficoltà di lasciare il bambino alle cure di qualcun altro, familiare o estraneo che sia. Il rientro a lavoro è difficoltoso anche perchè la donna si sente carica di responsabilità e di compiti che, la gestione della casa, del lavoro e della famiglia, inevitabilmente comportano. Come superare al meglio questo periodo?
Psicologi e psicoterapeuti forniscono tanti consigli alla neo mamma che si appresta a ritornare al lavoro. Il primo è quello di decidere quali sono le proprie priorità e quindi valutare la possibilità di una forma di flessibilità del lavoro o un periodo di astensione (laddove possibile). Qualora si decida, invece, di continuare a lavorare con gli stessi ritmi che precedevano la maternità, occorre farlo nel migliore dei modi, evitando di essere troppo severe con se stesse e mettendo al bando i sensi di colpa. Si raccomanda anche di scegliere con cura la persona a cui il bambino verrà affidato nelle ore di assenza della madre. Meglio un familiare, primi fra tutti i nonni. Fino all’anno e mezzo, infatti, potendo, sarebbe bene evitare il nido e dare al bebè delle figure di riferimento diverse. Anche farsi aiutare dal proprio compagno può essere fondamentale quando si lavora in due. Dividere i compiti che riguardano l’accudimento del neonato, infatti, aiuta la donna a sentirsi parzialmente sollevata dai molteplici impegni. Anche a lavoro non si dovrà pretendere troppo da se stesse, perché anche in questo caso è necessario un periodo di adattamento graduale (la maternità aumenta lo stress a lavoro!). Insomma, bisogna accettare prima di tutto che si è in una fase di assestamento e che piccoli e grandi imprevisti di tutti i giorni sono da mettere in conto senza subire troppi nervosismi.
Ancora, siate ben consapevoli del fatto che non esiste una ricetta unica sull’equilibrio famiglia e lavoro che vada bene per ogni madre. Ognuna dovrà scegliere, senza fare troppi paragoni, la strada più giusta per se stessa e le esigenze del proprio bambino. Verificate anche con il datore di lavoro se esiste la possibilità di svolgere le vostre mansioni da casa, in modo da essere comunque presente con il bebè. Insomma, il periodo che segue la maternità è sicuramente complesso, ma può essere affrontato con il giusto grado di forza e tranquillità, a meno che non vi siano ostacoli particolari (come la depressione post partum). In questi casi si avrà bisogno di un supporto ulteriore.