Come funziona la maternità obbligatoria? La maternità è un momento che comporta grandi cambiamenti nella vita della donna, ma anche nel suo fisico e nella sua psiche. Per questo, la legge riconosce un periodo di astensione dal lavoro per tutte le lavoratrici dipendenti. Il congedo obbligatorio è quel periodo, a tutela della donna e del bambino, che sancisce il divieto di lavorare nei due mesi antecedenti e nei tre mesi successivi al parto. Questo periodo ha quindi una durata complessiva di 5 mesi, che possono essere articolati anche con una diversa flessibilità. L’astensione obbligatoria, infatti, può essere goduta un mese prima e quattro mesi dopo la nascita del figlio, se questo non comporta rischi per la salute. Ma, quali documenti presentare e quale retribuzione spetta in questi casi?
Modulistica da presentare
Le donne lavoratrici dipendenti che vogliono usufruire del periodo di congedo per la maternità obbligatoria devono presentare (entro il settimo mese di gravidanza) una richiesta all’Inps accompagnata dal certificato medico di un ginecologo del SSN che attesti la gravidanza (data preseduta del parto e settimana di gravidanza). La domanda deve essere presentata on line, completando l’apposito modulo. La stessa domanda, entro lo stesso termine, deve essere presentata al datore di lavoro. Nel caso in cui si scelga di usufruire della flessibilità (che può essere anche revocata e modificata con le apposite procedure) è necessario avere un certificato del medico del SSN che attesti che questa opzione non comporta problemi di salute per la futura mamma ed il feto.
A chi spetta e con quale retribuzione
Hanno diritto alla maternità obbligatoria tutte le lavoratrici dipendenti, quelle in cassa integrazione, a progetto, colf e badanti, tutte anche senza cittadinanza italiana. Le libere professioniste godono della prevista indennità ma non sono obbligate ad alcuna astensione dalla professione. Per quanto riguarda la retribuzione spettante alla gestante, infine, durante il periodo di congedo obbligatorio, la futura mamma ha diritto a un indennizzo pari all’80% della retribuzione. Particolari forme di calcolo della retribuzione riguardano le lavoratrici saltuarie. Va ricordato, inoltre, che durante il congedo obbligatorio per maternità, oltre alla retribuzione, la donna ha diritto a tutti gli altri diritti e le altre garanzie derivanti dal contratto di lavoro (mantenimento dell’occupazione, maturazione di ferie, tredicesima e scatti di anzianità). Infine, al termine della maternità obbligatoria, la mamma ha diritto anche, qualora lo volesse, a richiedere l’astensione o maternità facoltativa.