Purtroppo sono ancora molto frequenti le cause accidentali che portano alle morti in culla. La cronaca degli ultimi giorni ci ha riportato una notizia bizzarra da Israele, dove un neonato ha ucciso a morsi un serpente infilatosi nella sua culla. Ma solitamente i neonati in culla sono molto più fragili e indifesi e possono accidentalmente morire per cause naturali come un semplice rigurgito.
Periodicamente l’American Academy of Pediatrics redige delle raccomandazioni rivolte ai neogenitori per ridurre il rischio che questo evento drammatico e fatale si verifichi. Oggi ci concentriamo su quella che sembra essere la più importante delle ultime 18 promulgate, ovvero la posizione assunta nel sonno dal neonato.
Spesso vediamo bambini molto piccoli dormire di fianco o a pancia sotto: in realtà, secondo quanto consigliano i pediatri, la posizione del sonno più sicura è a pancia in su. Fare addormentare il piccolo di schiena è un modo per prevenire il soffocamento da rigurgito perché sarà portato spontaneamente a spostare la testa di lato e quindi non soffocherà. Secondo gli studi in materia il rischio di morte in culla in posizione supina è ridotto del 50-70% mentre se il neonato dorme di fianco è triplicato e se dorme a pancia in sotto è addirittura di dieci volte maggiore.
Anche la scelta del materasso non è secondaria: è consigliabile che sia duro e non troppo piumoso. Nei primi quattro mesi non è necessario il cuscino ma, se si preferisce usarlo, deve essere sottile e anti-soffocamento. Evitate cuscini grandi perché il piccolo potrebbe infilarci la testa sotto e restare soffocato dal peso.
Evitate inoltre di tenere nella culla oggetti piccoli o troppo morbidi. Non esagerate con il numero di coperte. In generale la temperatura ideale nella stanza dove si trova la culla non dovrebbe superare i 20 gradi. Anche il ricorso al ciuccio durante il sonno può aiutare a ridurre il rischio di SIDS, Sindrome della morte in culla.
Se possibile inoltre la culla andrebbe tenuta nella stanza dei genitori in modo che questi possano sorvegliare con maggiore prontezza qualsiasi rumore o movimento sospetto. Intervenire tempestivamente e con la manovra corretta è fondamentale in caso di soffocamento e può davvero servire a salvare la vita al proprio figlio. Noi quindi consigliamo di iscriversi ai corsi gratuiti organizzati dai reparti di pronto soccorso di molti ospedali italiani per apprendere le tecniche di intervento in caso di emergenza.
Divieto assoluto di fumare nell’ambiente in cui dorme il bambino.
La situazione va tenuta sotto controllo se il fratello maggiore ha avuto problemi di respirazione nel sonno, nel caso di neonati prematuri e se si verificano fenomeni di ALTE, le “Apparent Life Threatening Event”, ovvero momenti nel sonno in cui il bambino smette di respirare e diventa cianotico.