Quali sono le cure e i rimedi naturali per il muco nei bambini? Durante la stagione fredda i bambini possono andare incontro a raffreddori, polmoniti e bronchiti. Il muco si forma proprio in concomitanza di queste patologie e va ad intasare le vie respiratorie provocando tosse, difficoltà respiratorie, asma e bronchiti di varia entità. Il catarro stagnante, inoltre, può, a lungo andare, favorire l’insorgenza di fastidiose otiti. Per questo, qualora dovessero riscontrarsi i sintomi del muco nei bambini, si consiglia di consultare subito il pediatra, che suggerisce cure e rimedi naturali adatti a ciascun caso.
Cure
Il catarro ostruisce le vie aeree superiori e inferiori e può provocare bronchiti, asma e otiti di varia entità. Per evitare queste conseguenze, quindi, si possono utilizzare diversi rimedi, anche casalinghi. Nei bambini di età inferiore ai due anni, inoltre, la somministrazione di sciroppi mucolitici è controindicata e sconsigliata. Per fluidificare il muco, quindi, meglio ricorrere ai rimedi naturali. Per farlo si raccomanda, anzitutto, di umidificare gli ambienti dove soggiorna e dorme il piccolo; diversamente, infatti, l’aria sarebbe troppo secca e si incentiverebbe il problema. In alternativa, quando il bambino soffre di muco, si può fargli fare un bel bagno caldo. Ancora, sarebbe meglio somministrare bevande e cibi caldi. Per i bambini di età superiore ai tre anni si possono somministrare anche gli sciroppi fluidificanti. Gli antibiotici, invece, devono essere prescritti solo dal pediatra e sono utili quando c’è un’infezione in atto (come nel caso delle bronchiti). Lo stesso vale nell’ipotesi in cui vi sia un’otite o una sinusite in atto. Infine, per fronteggiare attacchi d’asma dovuti all’ostruzione e per fluidificare il muco, potranno essere utili dei bronco dilatatori, dei cortisonici e dell’aerosol.
Rimedi naturali
Tra i rimedi naturali, invece, anche la propoli e il miele, che hanno proprietà antibiotiche e antinfiammatorie. Entrambi possono essere utilizzati anche nel caso di tosse nei bambini. Va comunque tenuto in considerazione che alcuni pediatri preferiscono vietare la somministrazione di miele (e di propoli) ai bambini di età inferiore ad un anno, per il pericolo di eventuali infezioni dovute alla possibile presenza della tossina botulinica, per scongiurare il rischio della comparsa di reazioni allergiche e per evitare di abituare precocemente i piccoli al sapore dolce, un fattore che potrebbe influenzare le loro scelte alimentari in futuro.
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