Quali sono i sintomi, i rimedi e la cura per gli orecchioni o parotite nei bambini? La parotite, conosciuta più comunemente col termine “orecchioni”, è una malattia infettiva acuta molto contagiosa. È una delle tipiche malattie esantematiche infantili, ma talvolta compare anche in età adulta. Tra i sintomi caratteristici anche la febbre e una maggiore difficoltà nella deglutizione. Ma, quali sono le cause di questa infezione? E, quali i rimedi e la cura?
La parotite è causata da un virus che si trasmette prevalentemente per via aerea, mentre il contagio per contatto con oggetti contaminati è molto raro, anche se non impossibile.
Il periodo di incubazione varia dai 14 ai 18 giorni, mentre la malattia ha una durata di circa 2 settimane. I bambini, oltre ad essere predisposti a causa della mancanza delle difese immunitarie, sono particolarmente soggetti al contagio anche perché vengono frequentemente a contatto (a scuola o in altri luoghi di aggregazione) con altri coetanei durante il periodo di incubazione.
Quali sono i sintomi della parotite? La parotite nei bambini si manifesta inizialmente con mal di testa, dolore ai lati del collo, sotto le orecchie, fastidio quando si apre la bocca, si mastica o si deglutisce. Talvolta, compare anche la febbre.
Entro 1 o 2 giorni comincia a manifestarsi il sintomo che, nel modo più evidente, segnala la parotite: le parotidi (le ghiandole salivari) cominciano ad ingrossarsi (da qui il termine orecchioni) e a procurare dolore. Questo ingrossamento può essere bilaterale (nel 70% dei casi) o monolaterale. Nei casi più gravi di parotite possono presentarsi alcune complicazioni quali aumento della febbre, forte mal di testa, vomito.
I bambini di solito si riprendono dalla parotite in circa 10-12 giorni, mentre ci vuole circa 1 settimana perché il gonfiore scompaia in ciascuna ghiandola parotidea, anche se di solito non si gonfiano entrambe le ghiandole allo stesso tempo.
Gli orecchioni nei bambini non sempre sono accompagnati da febbre. Anzi, in alcuni casi, si manifestano senza febbre. Tuttavia, anche se questo sintomo non compare, è necessario comunque rivolgersi al pediatra, per la diagnosi e le cure del caso.
Questa raccomandazione vale, a maggior ragione, quando si tratta di neonati, soggetti più deboli e a rischio.
Ma, come si curano gli orecchioni nei bambini? Al manifestarsi dei sintomi, il primo consiglio è quello di tenere a riposo il piccolo. Evitate, quindi, di mandarlo a scuola. Va detto anche che la parotite è causata da un virus, quindi non può essere trattata con antibiotici.
Tuttavia, è possibile utilizzare dei farmaci per la febbre (che non siano aspirina), come ad esempio paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan) o ibuprofene (Antalfebal, Nureflex). Questi medicinali aiuteranno anche a lenire il dolore dovuto al gonfiore delle ghiandole parotidee. Con queste cure la parotite nei bambini dovrebbe risolversi nel giro di massimo due settimane.
La parotite nei bambini e in età adulta può essere prevenuta con la vaccinazione. Il vaccino può essere somministrato da solo o come parte dell’immunizzazione morbillo-parotite-rosolia (MPR), che viene di solito somministrata ai bambini tra i 12 e i 15 mesi di età. Una seconda dose di MPR viene data generalmente dai 4 ai 6 anni.
L’importanza del vaccino non è da sottovalutare, se si considerano le conseguenze che gli orecchioni hanno in gravidanza e sulla sterilità femminile. Informatevi presso il pediatra su tutto ciò che concerne il vaccino per la parotite e le altre malattie esantematiche nei bambini.
La parotite può manifestarsi nei bambini vaccinati? La risposta alla vaccinazione anti-parotite è di circa l’85%, cioè circa l’85% dei soggetti vaccinati produce anticorpi protettivi. Questo significa che esiste la possibilità di ammalarsi di parotite anche se si è stati vaccinati. E questo vale anche per i bambini.
Tra l’altro, la vaccinazione contro la parotite, è tra quelle a più bassa risposta immunitaria, così come quelle per morbillo e rosolia. Per questo la comparsa della parotite nei bambini, nonostante la vaccinazione, è assolutamente possibile.
La parotite batterica è un’infezione batterica, che causa arrossamento, dolore e gonfiore delle ghiandole parotidi, con comparsa di pus all’apertura del condotto di salivazione. Il trattamento di questa forma di parotite, non molto comune tra i bambini, prevede un trattamento per la reidratazione e la cura con antidolorifici ed antibiotici.
La reidratazione è fondamentale, soprattutto per i neonati, che perdono facilmente tanti liquidi. Diversamente, potrebbero aversi delle conseguenze anche importanti. Per questo, al manifestarsi dei sintomi della parotide batterica (e soprattutto in caso di febbre), si consiglia di rivolgersi subito al pediatra per una diagnosi ed una cura tempestiva.
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