‘Date ai bambini nomi cristiani, basta con nomi come Chantal o Kevin, ma tornate a chiamare i bambini Maria, Giuseppe o Pietro‘. Questa l’esortazione che Benedetto XVI ha rivolto ai 50 mila fedeli raccolti a San Pietro durante l’Angelus domenicale.
L’invito del Papa è finalizzato a non seguire le mode, ma a tornare alla tradizione proprio a partire dal nome da imprimere al battezzato. Secondo il sito BabyCenter.com i nomi per bambini più utilizzati nel 2010 sono Sophia e Aiden, seguiti da Liam e Abigail.
‘La famiglia oggi è in pericolo – ha proseguito preoccupato il Pontefice durante la messa nella Cappella Sistina in cui ha amministrato il battesimo di 21 neonati – l’istituto familiare è minacciato e si trova a far fronte a non poche difficoltà nella sua missione di educare alla fede, per questo la collaborazione tra comunità cristiana e famiglia è quanto mai necessaria‘.
Secondo Benedetto XVI le ragioni di tale crisi affondano le radici nel ‘venir meno di stabili riferimenti culturali‘ e nella ‘rapida trasformazione a cui è continuamente sottoposta la società che rendono davvero arduo l’impegno educativo‘, perciò, ha aggiunto, ‘è necessario che le parrocchie si adoperino sempre più nel sostenere le famiglie, piccole Chiese domestiche, nel loro compito di trasmissione della fede‘.
Si tratta di un tema molto caro a Benedetto XVI che solo una settimana fa aveva invitato i fedeli a celebrare il valore della famiglia e del matrimonio identificando in questi due valori la speranza per l’Europa.
Durante la messa il Papa ha somministrato il battesimo a 21 neonati, 13 maschietti e otto femminucce, figli di dipendenti vaticani o della Santa Sede, come da tradizione nella festa del battesimo del Signore.
Nell’accoglierli in seno alla comunità cristiana, Benedetto XVI ha detto: ‘essi ottengono oggi in dono un sigillo spirituale indelebile, il carattere, che segna per sempre la loro appartenenza al Signore e li rende membra vive del suo corpo mistico, che è la Chiesa‘.
Il Papa ha aggiunto la necessità, dopo il battesimo, che i bambini vengano educati nella fede, istruiti secondo la sapienza della Sacra Scrittura e gli insegnamenti della Chiesa. Ha invitato genitori e padrini a impegnarsi nel dare un’educazione cristiana ai neo battezzati. Ha quindi raccomandato ai genitori di non dare ai propri figli nomi che non siano compresi nel martirologio cristiano. Infatti, ha spiegato durante l’Angelus, ‘ogni battezzato acquista il carattere di figlio a partire dal nome cristiano, segno inconfondibile che lo Spirito Santo fa nascere di nuovo l’uomo dal grembo della Chiesa‘.
Basta dunque coi nomi stranieri o l’ultima nuova tendenza di ottenere il nome del piccolo mescolando i nomi dei genitori! Viva i Giuseppe, i Giovanni, le Anne e le Maddalene!
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