Perdite in gravidanza: cosa sono e quando preoccuparsi? Le perdite durante la gravidanza sono un’eventualità da mettere in conto, ma che non devono preoccupare troppo nella maggior parte dei casi. Infatti,
è tra i disturbi della gravidanza più comuni, frequente soprattutto all’inizio della gestazione, nel primo mese e nel primo trimestre. Questo fastidio è legato a numerosi fattori, come quelli ormonali. Ma, cosa sono le perdite in gravidanza, come si manifestano e quando è il caso di preoccuparsi?
Perdite all’inizio della gravidanza
Una premessa è d’obbligo: alcune perdite durante la gestazione sono da considerare assolutamente normali e fisiologiche; altre, invece, possono essere il sintomo di complicanze serie, come l’aborto spontaneo, la minaccia d’aborto o la gravidanza extrauterina; in ogni caso, meglio rivolgersi sempre al proprio ginecologo per dubbi o anomalie. Le perdite, sia marroni che giallastre o acquose, comunque, possono verificarsi sin dalle prime settimane o dai primi mesi della gravidanza.
Perdite marroni in gravidanza al primo trimestre
Quando si verificano e quanto durano le perdite marroni in gravidanza? Quando si tratta di perdite in gravidanza, la prima distinzione da fare è quella tra le perdite bianche e quelle ematiche, cioè di sangue. Se è vero che le perdite vaginali sono un fenomeno consueto e non preoccupante, soprattutto durante il primo trimestre, è importante chiarirne la natura. Le perdite ematiche, di colore marrone più che rossastro, sono un’eventualità che non deve allarmare, nel primo mese di gravidanza. Definite anche “perdite da impianto”, sono una sorta di ciclo mestruale che si verifica dopo il concepimento, quando l’embrione si impianta nell’utero. Queste perdite, dunque, si verificano nelle prime settimane dal concepimento.
Perdite marroni in gravidanza: quando preoccuparsi?
Le perdite marroni in gravidanza, dunque, non devono preoccupare. A patto che siano lievi e sporadiche. Se, invece, sono copiose e frequenti, è meglio rivolgersi al ginecologo. Ciò a maggior ragione se sono accompagnate da altri sintomi, quali i crampi addominali. In questi casi potrebbe trattarsi anche di un aborto spontaneo.
Perdite acquose in gravidanza
E le perdite acquose in gravidanza? Le perdite bianche, chiare, quasi trasparenti, poco dense e filamentose sono quelle più innocue, parte integrante dell’equilibrio dell’apparato genitale che, durante i primi mesi di gravidanza, complice l’aumento del livello di estrogeni, possono essere più abbondanti. Infatti, gli ormoni prodotti durante la gravidanza spingono il canale cervicale ad aumentare la produzione di muco, una sostanza che ha il compito di intrappolare i germi che arrivano dall’esterno, impedendo loro di risalire vero l’utero e, dunque, di giungere fino al feto, mettendolo a rischio. È il muco che può provocare abbondanti perdite biancastre. Anche in questo caso, quindi, non c’è molto da preoccuparsi.
Perdite giallastre in gravidanza
E le perdite giallastre in gravidanza? Se le perdite assumono colorazioni anomale, dal giallo-giallastro fino al verde e sono maleodoranti, potrebbero essere il sintomo di un’infezione in atto. I cambiamenti ormonali tipici della gravidanza rendono l’ambiente della vagina più acido e, di conseguenza, più favorevole alla proliferazione di molti microrganismi, come funghi, batteri e virus, responsabili delle infezioni. La candida albicans è tra le infezioni pù frequenti. Si tratta di un’infezione vaginale causata da funghi che proliferano indiscriminatamente nell’ambiente vaginale. Il sintomo più importante di questa infezione sono proprio le perdite di colore biancastro. Queste perdite, che hanno spesso una consistenza densa e vischiosa, possono essere anche più liquide e acquose.
Perdite rosa in gravidanza
Le perdite rosa e rosse in gravidanza anche nelle prime settimane possono essere più preoccupanti. L’eventualità più preoccupante si verifica quando le perdite assumono un colore rosso vivo e sono accompagnate da altri sintomi anomali, come i dolori pelvici e addominali. In questo caso, potrebbero essere causati da una o più complicanza ed è necessario rivolgersi tempestivamente al proprio medico per evitare rischi. Potrebbe trattarsi, infatti, anche di un aborto spontaneo. In questi casi, quindi, il consiglio è quello di consultare immediatamente il ginecologo, riferendo tutti i sintomi e la tempistica. In caso di forti dolori pelvici e crampi addominali imminenti e intensi, invece, ci si può anche recare immediatamente al pronto soccorso.