Arriva l’estate, molti bambini sono già in vacanza o hanno appena iniziato i campi estivi, l’atmosfera si è di certo rilassata e tra le attività che possiamo proporre ai nostri piccoli ecco delle poesie sul mare. Come sempre una poesia è il modo migliore per parlare di qualcosa di bello e di allegro, il mare, le onde i giochi nell’acqua, questo e molto di più nella selezione di poesie in rima per bambini sul mare che trovare qui di seguito.
GIROTONDO DEL MARE di M. Voltolini
Girotondo, girotondo;
dentro il mare,
giù nel fondo,
ci son tanti pesciolini
piccolini, piccolini.
Han minuscole casette
fatte dall’alghe e di coralli,
azzurrini, rosa, gialli;
e conchiglie per barchette.
Guizzan, vispi, i pesciolini,
scivolando nel lor mondo.
Sembran bimbi birichini
in un grande girotondo.
Tempo d’estate
Un tuffo nel cielo d’estate.
L’uccello ritrova la gioia perduta
tra i campi pieni di sole
e di chicchi di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
E’ tempo di correre al mare.
Estate chiara e ardente – Nikolay Aseev
Delle quattro stagioni dell’anno
l’estate è la più chiara e la più
ardente, fa maturare i frutti
e sparge risa e luce.
Com’è bello, discendendo al fiume,
fermarsi sopra l’acqua,
per ascoltare in lontananza il cuculo,
per vedere la giovane luna.
Estate – Marino Moretti
Il contadin che tanto ha faticato
guarda il grano che indora.
Già si coglie la ciliegia che il sole
ha maturato.
Strillano le cicale tra le foglie,
giocano i bimbi dopo aver studiato.
Chi bene seminò ora raccogle
dice il capoccia, e già pronto
al lavoro
pensa a mietere le belle spighe d’oro.
Al mare di A. Russo
Un tuffo
nel cielo d’estate.
L’uccello ritrova
la gioia perduta
tra i campi
pieni di sole
e di chicchi
di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
E’ tempo
di correre al mare.
Estate di R. Rompato
Calda Estate tutta d’oro,
che cos’hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine,
spighe, e spighe senza fine,
prati verdi e biondi fieni,
lampi, tuoni, arcobaleni,
giorni lunghi, notti belle
colme di lucciole e stelle
VACANZE PER TUTTI – G. Rodari
Filastrocca vola e va
del bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia delle cascate..
E chi quattrini non ne ha?
Solo resta in città:
si sdraia al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente:
– Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi;
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decreto
va in prigione difilato.
Tempo d’estate di A. Russo
Un tuffo
nel cielo d’estate.
L’uccello ritrova
la gioia perduta
tra i campi
pieni di sole
e di chicchi
di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
È tempo di correre al mare.