La psicomotricità nei bambini è diventata ormai fondamentale per la loro crescita ecco perchè degli esercizi e dei giochi da proporre sono fondamentali, non solo a scuola ma anche a casa. L’educazione psicomotoria nacque all’inizio del secolo scorso per integrare il trattamento di problemi ‘mentali’ attraverso l’uso del corpo, in seguito è stata rielaborata non solo come metodo ri-educativo ma anche come vero e proprio metodo educativo per la crescita del bambino. La psicomotricità è una tecnica educativa che tende a sostenere e stimolare il bambino in quel lavoro che porta dal fantastico al reale, dall’egocentrismo alla socializzazione in un’ottica non di contrapposizione ostile, ma di differenziazione, azione pratica e riconoscimento. Ecco dei giochi e degli esercizi da fare con il bambino.
Gli esercizi di psicomotricità favoriscono il delicato processo di socializzazione che i bambini vivono dai 0 ai 6 anni. Si impara, anche grazie a questi giochi, una migliore capacità di controllo e autocontrollo del corpo.
Gli obiettivi centrali della psicomotricità sono:
- la stimolazione al fare, tramite attività di imitazione, o la ripetizione di sequenze ritmiche ed esecuzioni di giochi motori;
- la sollecitazione alla ricerca, con la sperimentazione di nuovi movimenti e la ricerca di elementi nuovi nell’esecuzione delle attività;
- la comunicazione, tramite attività di interazione, confronto, autonomia, accrescimento dell’autostima, codifica e decodifica dei messaggi secondo un sistema convenzionale di regole;
- le conoscenze, tramite la conoscenza dello schema corporeo, individuazione delle proprie possibilità fisiche e di movimento. Si acquisiscono inoltre competenze organizzative dello spazio e del tempo, oltre all’importante conquista delle capacità di equilibrio e coordinazione.
Esercizi di psicomotricità
In effetti si tratta di semplici giochi educativi, anche perchè se non fossero tali i bambini li prenderebbero come dei noiosi compiti, invece in questo modo ci si divertirà ed allo stesso tempo loro impareranno molto del loro corpo e del mondo che li circonda.
- La cannucce nelle bottiglie: prendete una bottiglia di plastica e delle cannucce, tagliate le cannucce e chiedete al bambino di infilarle nella bottiglia, il gioco gli piacerà. Potrete proporre questo gioco dai tre anni.
- Il ballo del giornale: vi serviranno un lettore di musica, della musica, dei fogli di giornale o di carta velina colorata. Sarà meglio giocare il più d’uno. ogni bambino dovrà ballare sudi un foglio, senza mai mettere i piedi fuori; ogni volta che la musica si fermerà il foglio dovrà essere piegato a metà.
- Il sacco delle forme: vi serviranno un sacchetto possibilmente di stoffa e vari oggetti che il bambino possa toccare, manipolare e identificare. Fate infilare la manina nel sacchetto e toccare gli oggetti, dovrà indovinare quali sta toccando.
- Trova il rumore: un tamburello o un oggetto che faccia rumore, benderete il bambino e farete il suono lui dovrà dirigersi da dove esso viene. Oltre a far indovinare al bambino da dove viene il suono potrete anche fargli indovinare da cosa è prodotto.
- Chi cerca trova: osservare la stanza insieme al bambino, poi fargli chiudere gli occhi e spostare qualcosa, fargli aprire gli occhi e dirgli di indovinare cos’è cambiato.