Quali sono le favole dell’infanzia a cui siete più legate? Per molte di voi la risposta sarà probabilmente Cappuccetto Rosso: chi non conosce la storia della nipotina che rischia di essere mangiata dal lupo travestito da nonna? Ma siete sicure di sapere tutto su questa favola? E se vi dicessi che la versione trascritta dai fratelli Grimm, che tutte abbiamo ascoltato o raccontato, è solo una delle varianti più puritane della favola adattata ad un pubblico infantile? Se esaminiamo questo famoso racconto più nel dettaglio e nelle sue testimonianze originali possiamo individuarvi elementi nascosti e per certi versi inquietanti, come il riferimento alla violenza e perfino al cannibalismo.
In alcune versioni della favola infatti la piccola bambina con la mantellina rossa mangia inconsciamente la carne della nonnina. Ma la trasmissione orale di questa favola, risalente probabilmente al XIV secolo, ha fatto si che nel tempo si formassero innumerevoli varianti. Sono stati i fratelli Grimm ad aggiungere il lieto fine al testo originale francese, Le Petit Chaperon Rouge, in cui la nonna e ‘la ragazza attraente’ finivano mangiate dal lupo. E’ solo allora che Cappuccetto Rosso è diventata una favola per bambini. In una delle prime traduzioni italiane, dal titolo ‘La finta nonna’, è la stessa bambina che, usando l’astuzia, riesce ad ingannare l’animale, che non è un lupo ma un orco femmina. Secondo molti analizzatori del testo la figura del taglialegna sarebbe infatti stata aggiunta solo dopo secondo il pensiero maschilista per cui nonna e nipote necessitassero di un uomo per difendersi. E’ evidente che, aldilà dell’innocente racconto adatto ai bambini, ci sono molti significati nascosti dietro questa favola. Secondo una scuola di pensiero il racconto sarebbe una metafora della prostituzione e un’allerta sui pericoli di questo ‘mestiere’: ‘la giovane donna del bosco’ sarebbe uno stereotipo per indicare una meretrice e del resto la ‘mantellina rossa’ nella Francia del XVII secolo rappresentava un esplicito riferimento sessuale. Anche il tema delle persone salvate vive da dentro la pancia di un animale è un elemento ricorrente in altre favole: lo troviamo ad esempio in Pinocchio, quando il burattino ritrova Geppetto nello stomaco della pescecane. Sono riuscita a raccontarvi una favola nuova?