Smartphone e bambini: quali rischi? La tecnologia ormai la fa da padrona in tutte le case e anche i bambini, sin da piccoli, si avvicinano a questi strumenti con curiosità. Non dovremmo stupirci, dunque, quando i nostri figli ci chiedono il primo smartphone o tablet, perché noi stessi li utilizziamo spesso, anche più del dovuto. Come reagire a questa richiesta dei bambini? E, quali sono i rischi per loro legati all’utilizzo di questi strumenti?
La domanda che i genitori si fanno non appena i figli avanzano la richiesta di un cellulare è: la sua età è davvero quella giusta? In altri termini, quando è consigliabile, o per lo meno non sconsigliato, regalare uno smartphone ai bambini? In linea di massima, gli psicologi consigliano di non regalare uno smartphone ai propri figli prima dei 12 o 13 anni. Sarebbe questa, dunque, la fascia di età al di sotto della quale non andare.
Acclarato questo dato bisogna anche fare delle precisazioni, perché regalare uno smartphone ai bambini comporta sicuramente dei rischi sotto molteplici punti di vista. Primo fra tutti, la dipendenza. Molti adulti hanno osservato personalmente quanto i cellulari di ultima generazione facciano presa sulla psiche. Parlare di dipendenza, in alcuni casi, non è per niente eccessivo. Se è così per gli adulti, consideriamo cosa può accadere ai più piccoli, che sono in un periodo delicato della propria crescita. Qualche genitore potrebbe obbiettare che, in fondo, loro stessi da piccoli erano dipendenti dalla televisione, quindi che ciò che cambia è solo il mezzo a disposizione dei bambini. Premesso che anche l’uso della televisione dovrebbe essere ben calibrato, è anche vero che la tv richiedeva un tipo di fruizione passiva, mentre gli smartphone richiedono un’interazione attiva. Proprio da questa caratteristica discenderebbero alcuni effetti nocivi per i bambini che, secondo gli studiosi, sono: danni alla retina dovuti ad una sovraesposizione alla luce blu (ossia la luce con una determinata lunghezza d’onda tipica dei touchscreen), iperattività e incapacità di concentrazione legata al carattere multitasking dello smartphone e incapacità di sviluppare relazioni interpersonali se non attraverso i social network.
Purtroppo, ancora non ci sono sufficienti studi che dimostrino questi dati ma, in attesa di ulteriori conferme, sarebbe bene attenersi al consiglio degli psicologi e vietare lo smartphone almeno fino ai 13 anni. Successivamente, sarebbe bene guidare comunque i bambini all’uso di questo strumento, assicurandosi che lo usino in sicurezza e invitandoli a limitare il tempo ad esso dedicato.
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