Tutti conosciamo i benefici che lo sport ha su noi adulti. E’ assolutamente indispensabile però sottolineare quelli che riguardano i bambini. Che sia in acqua, in palestra o all’aria aperta è importante che il bambino svolga un’attività fisica fin dai primi anni di vita. Pochi principi fondamentali devono orientare in tal senso i genitori. Innanzitutto nella sua prima pratica lo sport deve essere vissuto dal bambino come un gioco, ma è anche indispensabile che, crescendo, esso diventi un modo per ampliare le sue relazioni sociali; dopo gli 8 anni sarebbe bene, quindi, indirizzarlo verso uno sport di squadra. Nella scelta dello sport, invece, è indispensabile assecondare le preferenze e le attitudini del bambino più che i desideri e le aspirazioni dei genitori. Infine è fondamentale che il bambino sia sostenuto e supportato da mamma e papà, ma è vietato qualsiasi loro atteggiamento troppo invadente che li trasformi in tifosi troppo accesi nell’attività del piccolo.
Ecco le età indicate e le caratteristiche fondamentali che possono orientare i genitori nella scelta dello sport praticabile:
il calcio: si può cominciare a partire dai 6 anni: prima di questa età, infatti, il bimbo è troppo piccolo per capire le regole del gioco. Le caratteristiche: rafforza molto la muscolatura delle gambe rispetto alle altre parti del corpo, migliora la capacità respiratoria e, come tutti gli sport di squadra, favorisce lo sviluppo dello spirito di gruppo;
le arti marziali: si può iniziare già dai 3 anni di età. Caratteristiche: contribuiscono allo sviluppo di tutto il corpo, aumentano la sicurezza e l’autostima dei bambini, aiutano a controllare le emozioni come la rabbia, la delusione e la gioia;
la ginnastica artistica: è praticabile dai 4 anni in su. E’ particolarmente indicata in caso di problemi alla colonna vertebrale, allena in modo armonico tutto il corpo ed educa al senso del ritmo e della musica;
il tennis: è consigliabile a partire dai 9-10 anni. E’ una disciplina asimmetrica e quindi favorisce lo sviluppo della muscolatura solo di una parte del corpo. Quindi è sconsigliato in caso di problemi alla colonna vertebrale. In compenso sviluppa doti di coordinazione, resistenza, concentrazione e precisione del movimento;
il nuoto: non ci sono limitazioni di età in quanto contribuisce allo sviluppo armonico della struttura muscolare e scheletrica. Favorisce anche un approccio graduale all’acqua, non sempre sereno per i bambini e aiuta la coordinazione e la flessibilità dei movimenti;
la pallavolo e il basket: sono consigliati dai 9 anni in su. Migliorano la velocità, la coordinazione motoria, la potenza muscolare e, come tutti gli sport di squadra favoriscono la socializzazione;
la danza: dai 6 anni in su. Importante per acquisire una corretta postura, contribuisce a uno sviluppo uniforme della muscolatura e a migliorare la percezione del proprio corpo. Educa alla pazienza e alla costanza, indispensabili non solo nello sport ma anche nella vita.