Sono 600mila circa i giovanissimi studenti alle prese, proprio in questi giorni, con l’esame di terza media 2013. Il primo vero esame scolastico della loro vita, le loro prime prove, scritte e orali, che testano il loro livello di studio e apprendimento e li presentano alla nuova fase formativa della loro vita, quella della scuola superiore. Se fino a una manciata di anni fa l’esame di terza media era considerato più una formalità che un ostacolo, nemmeno lontanamente paragonabile a quello di maturità, oggi la situazione è cambiata parecchio. Quattro prove scritte, una prova nazionale e un colloquio orale: ecco tutto quello che c’è da sapere sull’esame di terza media 2013.
L’ammissione
Innanzitutto, meglio fare un passo indietro, chiarendo che gli alunni ammessi all’esame di terza media sono solo quelli che hanno una votazione sufficiente (6/10) in tutte le materie scolastiche, condotta compresa. La decisione in merito, voti alla mano, è presa dal consiglio di classe.
Le prove scritte
Le date sono fissate discrezionalmente dai singoli istituti scolastici, ma le materie sono uguali per tutti: le prove scritte dell’esame di terza media sono di italiano, matematica e lingue straniere (prima e seconda lingua comunitaria).
Se la prova di italiano, che dura tre ore, prevede una scelta tra diverse possibili tracce, quelle di matematica e di lingue straniere, da 3 ore, sono uguali per tutti gli studenti della stessa scuola. La prova di lingue comunitarie può essere spalmata su due giorni, per affrontare la prima e la seconda lingua, oppure condensata in una sola giornata, a discrezione dell’istituto.
Nessuna scelta autonoma dell’istituto, invece, per quanto riguarda la prova nazionale Invalsi. Si tratta di una sorta di test, uguale per tutti gli istituti scolastici, basato sui programmi ministeriali. Fissata per lunedì 17 giugno in tutte le scuole medie italiane, con inizio alle ore 8.30, dura due ore e mezza e comprende una serie di domande con risposta chiusa o aperta breve divise nelle due principali materie, italiano e matematica.
La prova orale
Come se la trafila degli esami scritti non fosse sufficiente, il tutto si conclude in “bellezza”, con la prova orale, cioè un colloquio multidisciplinare durante il quale l’alunno, oltre a presentare la sua tesina, basandosi sulla tesina stessa e sulla relativa mappa concettuale presentate alla commissione d’esame, può essere interrogato sul programma scolastico svolto durante l’anno.
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