Cristiana Rastellini è una scienziata, una ricercatrice presso il Medical branch della University of Texas di Galveston (a 40 chilometri da Houston), nonché direttore del centro trapianti dell’ateneo e pensate è persino mamma di quattro figli.
La brillante donna in carriera è stata scelta per essere inserita tra le ‘Mamme più potenti d’America‘ e insignita di un alto riconoscimento ‘per essere riuscita a raggiungere altissimi traguardi professionali conciliando famiglia e lavoro‘ così si legge nella motivazione.
Cristiana Rastellini è sposata con un brillante chirurgo, anch’egli italiano, da cui ha avuto quattro figli: Piero Antonio di 17 anni, Francesco di dieci, Vittoria di sette e Alessandro di quattro. Gli impegni familiari non le hanno però impedito di raggiungere i livelli massimi nella sua professione diventando una vera e propria autorità nel campo dei trapianti. Tanto da arrivare a essere uno dei pochi chirurghi al mondo che praticano i trapianti delle isole pancreatiche, una operazione che permette ai diabetici di ottenere glicemia normale ristabilendo la secrezione endogena di insulina. Parallelamente sta lavorando per rivoluzionare gli organi bioartificiali (il suo gruppo dell’Università del Texas ha sviluppato il primo intestino artificiale).
A dare ulteriore importanza al riconoscimento ottenuto dal medico italiano è il fatto che lo stesso premio conferito alla Rastellini l’anno scorso sia stato tributato alla first lady, Michelle Obama.
Soddisfazione anche per lo Stato del Texas dove la nostra mamma ricercatrice opera, che ha tra le altre cose avuto il grande merito di avere ospitato la sesta edizione della Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo. Titolo dell’evento, organizzato a Houston il 4 dicembre scorso dal consolato italiano e dal Comites, era ‘Passato, presente e futuro‘ in onore del 150 esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Sapere che una mamma italiana sia riuscita brillantemente a conciliare maternità e lavoro all’indomani della diffusione dei dati Eurostat, secondo cui in Italia il tasso di occupazione femminile resta fra i più bassi d’Europa ci restituisce un po’ di speranza. Ci auguriamo perciò che il premio alla Rastellini possa rappresentare il futuro della ricerca italiana, ma allo stesso tempo coltiviamo la speranza che non sia necessario volare fino in America per assurgere agli onori della cronaca.