L’aspartame in gravidanza è pericoloso? Consigli per l’uso

aspartame

L’aspartame in gravidanza è pericoloso? Alcuni consigli per l’uso permettono di evitare effetti indesiderati per la salute di mamma e bebè. Come è noto, l’aspartame è un dolcificante che di recente è stato oggetto di diversi studi e ricerche, soprattutto in ordine alla sua responsabilità sullo sviluppo dei tumori. Senza entrare nel merito di queste questioni, va detto che, ad oggi, comunque, pur non esistendo studi e dati sufficienti in letteratura medica sull’uso dell’aspartame in gravidanza, esso viene generalmente sconsigliato.

In particolare, gli esperti ritengono che l’uso di aspartame in gravidanza possa comunque tradursi in un aumento di alcuni rischi per il feto. Nello specifico, sarebbe possibile un aumento delle malformazioni a livello del sistema nervoso centrale, ma anche dei danni a carico delle aree del cervello responsabili dell’apprendimento e del controllo degli ormoni. Infine, secondo altre ricerche, l’utilizzo di aspartame in gravidanza potrebbe provocare anche un parto prematuro (il rischio aumenta secondo i dati, in base alle dosi assunte, tra il 27% e il 78%). Questi effetti nocivi, secondo alcuni studiosi, sarebbero da imputare ad una particolare sostanza contenuta nell’aspartame: la fenilalanina. Anche se questi dati scientifici sono ancora tutti da verificare, per precauzione, sarebbe meglio evitare comunque l’uso di aspartame per tutta la durata della gravidanza.

Per farlo è utile controllare sempre gli ingredienti sulle etichette dei cibi che consumiamo, in particolare di quelli che potrebbero contenere un dolcificante. Del resto l’aspartame è aggiunto, purtroppo, a moltissimi prodotti, soprattutto quelli considerati light o sugar free, ma anche nelle gomme da masticare o chewingum. Dato che in gravidanza è bene assicurarsi comunque un moderato apporto di zuccheri, quindi, per dolcificare, è meglio evitare i dolcificanti artificiali ed utilizzare gli zuccheri naturali Tra i dolcificanti naturali: la melassa, il succo d’Agave, lo sciroppo d’acero, il malto d’orzo, ma anche il miele, lo zucchero di canna, il fruttosio e il lattosio. Tra quelli artificiali, da evitare o limitare, invece: l’acesulfame potassico, il ciclammato, la saccarina, il sucralosio, lo smaltitolo, lo stevioside, lo sciroppo di glucosio idrogenato e l’aspartame. Comunque, al di là di queste indicazioni generali, è sempre consigliato contattare il proprio ginecologo prima di assumere particolari dolcificanti in gravidanza.

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Rossella Giglio

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