Vertigini nei bambini: cause e rimedi

Le vertigini nei bambini possono avere diverse cause. Ma, quali sono i rimedi? Le vertigini nei più piccoli spaventano sempre molto i genitori, che possono anche pensare a qualche problema molto serio. In realtà, non c’è sempre da preoccuparsi eccessivamente, perchè si può trattare anche di disturbi passeggeri che non sono legati a patologie importanti. In ogni caso, però, qualora i genitori dovessero riscontrare questo sintomo, si consiglia di rivolgersi subito al medico, per una diagnosi ed una cura efficace. Ma, come si manifestano le vertigini nei più piccoli?

Sintomi

Le vertigini si manifestano nello stesso modo sia nei bambini che negli adulti. In questi casi, dunque, si possono avvertire:

– mancanza di equilibrio e instabilità;
– sensazione di stordimento;
capogiri più o meno intensi;
mal di testa;
– sguardo assente;
– malessere generale.

Chiaramente, a questi sintomi – che sono quelli tipici delle vertigini in generale – se ne possono aggiungere anche altri, che devono spingere il genitore a rivolgersi subito al pediatra. Tra questi, sicuramente, la febbre.

Cause

Le vertigini nei bambini possono essere causate da fenomeni transitori o da patologie più serie. Tra le cause più comuni, comunque, troviamo:

– digiuno prolungato per alcune ore o per qualche giorno;
– disidratazione, quindi scarsa assunzione di liquidi (responsabile delle vertigini soprattutto d’estate);
– esposizione prolungata ai raggi solari, senza le dovute protezioni e nelle ore più calde;
infezione virale, scatenata dall’aggressione da parte di un virus patogeni;
disturbi dell’udito, del labirinto in particolare (organo che controlla l’equilibrio);
– altre patologie dell’orecchio, come l’areflessia vestibolare familiare, le neurolabirintiti virali o batteriche, i traumi, la malattia di Menière, l’otomastoidite cronica, la colesteatoma, l’otite media;
reazione all’assunzione di alcuni farmaci;
– malattie autoimmuni;
vertigine parossistica dell’infanzia (VPI) – che è la causa più frequente di vertigini nei bambini – ed è stata definita anche come un equivalente emicranico, ossia di un sintomo determinato da una predisposizione ereditaria nei bambini all’emicrania.

Rimedi

Se nella stragrande maggioranza dei casi si tratta solo di un problema transitorio, destinato a risolversi nell’arco di qualche minuto, senza rischi per il bambino, in altri occorre l’intervento del pediatra. Nell’immediato, per aiutare il piccolo, lo si può far distendere e sollevargli le gambe. Quando, però, il disturbo è recidivante è consigliabile consultare il pediatra. Questi, in base alla cause scatenanti il problema, raccomanda le visite specialistiche necessarie e le cure più efficaci.

Foto tratta da Pixabay

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Rossella Giglio

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