Anche l’infedeltà teorica può portare all’annullamento del matrimonio. È successo a una donna di Bologna, che a cause delle sue idee libertine perderà il diritto all’eventuale assegno di mantenimento. Lo ha deciso la Cassazione.
Si sposa in chiesa, ma continua a dichiarare di non credere nel valore della fedeltà all’interno della vita coniugale. L’unione entra in crisi, il marito chiede la separazione e l’annullamento delle nozze, che viene accolto dal tribunale ecclesiastico, la Sacra Rota. Ma non finisce qui.
La donna, dunque, si rivolge alla Cassazione, opponendosi al verdetto ecclesiastico e cercando di contestare l’annullamento delle sue nozze. La Suprema Corte rigetta la richiesta della donna e conferma la procedura.
L’inedita sentenza è stata pronunciata nei giorni scorsi e a nulla è servito il tentativo di ricorso della donna mettendo così il sigillo definitivo alla sentenza con la quale, la Corte d’appello di Bologna, aveva dichiarato l’efficacia per la legge italiana del verdetto di nullità di un matrimonio emesso dal tribunale regionale ecclesiastico di Modena. Motivo: lei non aveva fatto mistero, nemmeno al futuro marito, di ritenere la fedeltà un elemento di nessun rilievo per mantenere intatta l’indissolubilità del legame.
La signora non aveva avuto scappatelle e non ha mai frequentato altri uomini. Inoltre, nella causa di separazione non sono emersi elementi che provino la sua responsabilità nel naufragio matrimoniale. Ma nulla di tutto ciò è servito a bloccare la procedura. E ora, con tutta probabilità, perderà per sempre il diritto all’eventuale assegno di mantenimento.
Se da una recente ricerca emerge che, quando si parla di tradimento, gli uomini non perdonano e sono molto più categorici di noi donne, invece più indulgenti, quanto è successo alla donna bolognese va ben oltre ogni immaginazione, perché, in effetti lei il tradimento non lo ha nemmeno consumato.
Che i tradimenti coniugali siano in aumento e che esistano molte forme di infedeltà sono fatti appurati, ma questa vicenda mette in luce l’esistenza concreta dell’infedeltà col pensiero e, anzi, la equipara alle altre forme ritenendola altrettanto grave da causare l’annullamento di un matrimonio.
Occhio quindi a manifestare al futuro coniuge il proprio punto di vista su fedeltà, scappatelle e tradimenti, anche se non si ha la benché minima intenzione di cadere in tentazione. La teoria della scappatella è costata cara alla signora di Bologna, sebbene possa essere considerata al passo con i tempi e in linea con la laicità di una coppia.