Si chiama Spousonomics ed è un nuovo libro appena uscito in Gran Bretagna, che esamina il vincolo tra consorti con l’occhio clinico delle leggi economiche, in modo che funzioni bene come un’azienda. Dunque, se state per convolare a giuste nozze con la vostra dolce metà e vi spaventano le frequenti statistiche che registrano boom di divorzi e separazioni, tranquille: adesso avete un’alleato in più e se volete un matrimonio di successo non vi resta che affidarvi alle leggi economiche.
Ci avevano appena detto che il segreto di un matrimonio duraturo è tutto nella nella chimica. E ora, una nuova teoria afferma che ci dobbiamo affidare all’economia. Nel frattempo che scegliete la disciplina che più vi aggrada, vediamo un po’ cosa dice Spousonomics, il nuovo libro che afferma questa teoria.
Come distribuire al meglio le proprie priorità e confrontarle con quelle del partner, avere uno sguardo obiettivo sull’andamento della propria relazione, utile in caso di crisi soprattutto, e quanto valore dare a compiti, sesso, tempo libero sono i principali punti evidenziati nel volume.
Sul fronte dei compiti, la teoria è quella dei Vantaggi comparati. Di solito le faccende domestiche si dividono a metà, ma questa non sarebbe una soluzione ottimale. Invece che stare ogni giorno a controllare cosa ha fatto o cosa non ha fatto il partner dei suoi compiti settimanali, basta decidere qual è il campo d’azione di ognuno, quello che riesce meglio, e specializzarsi in quello. Ad esempio uno si occupa del bucato, l’altro della cucina. E se uno dei due lavora di più, basta assegnare un determinato valore a ogni compito e darsi al baratto: una serata con i bambini equivale a un lavaggio delle tende di tutta la casa.
La teoria della Curva decrescente della domanda riguarda invece il sesso, e il fatto che nei rapporti duraturi abbia una naturale diminuzione. Secondo le teorie traslate dall’economia, questo si spiega considerando i costi: quando una cosa costa molto, ne vogliamo di meno. Per molte coppie il sesso ha un costo troppo elevato: ovviamente in termini di tempo ed energie, fare più sesso si traduce in meno email, meno tv, meno letture. Il problema è che studi dimostrano che tra sesso e felicità coniugale c’è un legame e che in caso di nervosismo nel matrimonio fare sesso è la cura ideale. La soluzione? Abbassare i costi del sesso considerandone i benefici: il libro sul comodino contro un orgasmo e la pace domestica.
L’Effetto donazione nelle leggi di mercato traduce il principio secondo cui ognuno dà più valore alle cose che possiede di quanto non abbiano realmente, si traduce nel voler avere ragione a tutti i costi con il partner, sovrastimando il proprio punto di vista. La soluzione? Prima di litigare far passare 24 ore. Il ciclo di Espansione-recessione applicato al matrimonio, suggerisce di fare un grafico in un momento di relativa stabilità nel rapporto coniugale, indicando quanto sesso state facendo, quanti momenti intimi avete e quanto siete soddisfatti, e aggiornarlo ogni 6 mesi per avere un’idea dell’andamento della vostra storia.
Nonostante il punto di partenza apparentemente cinico, non sembrano poi teorie del tutto balzane, voi cosa ne pensate?
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