Come organizzare un matrimonio con figli a seguito

Come organizzare un matrimonio con figli a seguito

Un tempo, i ritmi di vita di una donna erano perfettamente scanditi dalle sue scelte, secondo un percorso standard piuttosto lineare: poco più che bambina si fidanzava, raggiunta la maggiore età si sposava e poi diventava mamma.

Oggi le cose vanno diversamente. Prima di pronunciare il fatidico , le ragazze preferiscono fare tutta una serie di esperienze: sentimentali, ma anche formative e professionali. L’età in cui si sceglie di sposarsi si è spostata in avanti, se le nostre mamme hanno detto sì intorno ai 20, a noi succede verso i 30.

Sempre più numerose sono le coppie che decidono di optare per un periodo di convivenza prima di giurarsi amore eterno. Durante questo periodo può anche capitare o si può scegliere di avere un figlio.
Così, quando mamma e papà saranno finalmente pronti a scambiarsi le promesse davanti ad un altare avranno un piccolino a seguito, che per forza di cose dovrà essere coinvolto attivamente nell’organizzazione del matrimonio.
Il tipo di coinvolgimento dipenderà in larga parte dall’età del figlio o figli.
Se si tratta di figli già adulti diventeranno coprotagonisti dell’evento insieme ai futuri sposi, potranno dire la loro sul ricevimento, sulle bomboniere, sull’abito, potranno guidare l’auto di nozze o fare da testimoni. Saranno loro ad animare la festa, organizzatori in prima linea degli scherzi e capaci di commuovervi fino alle lacrime. Rappresenteranno anche un punto di riferimento indispensabile per gli invitati, a chi chiedere consiglio sul regalo da farvi o la da dedicarvi se non a loro che vi conoscono meglio di qualsiasi altro?
Se invece si tratta di piccolini, ma già abbastanza grandicelli da rendersi conto di cosa significa la scelta di mamma e papà si dovrà dare loro un ruolo importante, sia in fase organizzativa che nel corso della giornata.
Per esempio, potrebbero essere loro ad annunciare nelle partecipazioni di nozze il matrimonio di mamma e papà. Li riempirebbe d’orgoglio, specie se sono già in grado di leggere il proprio nome.
Durante la cerimonia il loro ruolo potrebbe essere quello di paggetto o damigella che porta gli anelli e che fa la passerella d’onore in navata con mamma e papà. E’ importante, in questo caso, farli partecipi del compito che sono stati chiamati a svolgere: quello di portatori del simbolo dell’amore che legherà per sempre i genitori. Anche per gli sposi genitori – ne siamo certi – condividere un giorno speciale con i propri pargoli rappresenterà un’emozione unica.

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