Un divorzio in Italia può arrivare a costare fino a 10 mila euro, ecco perché sempre più coppie preferiscono separarsi senza avvocato, risparmiando sulle spese legali, che in questa maniera risultano praticamente azzerate e ottenendo in tempi assai più brevi la pronuncia di omologazione della separazione.
Ma separarsi senza avvocato potrebbe costare persino più caro se si dovessero commettere degli errori, soprattutto nella valutazione delle condizioni di gestione dei figli, ecco allora un vademecum per non sbagliare.
Per separarsi senza avvocato è necessario anzitutto avviare una separazione consensuale, questo implica che
i coniugi che intendono separarsi si accordino preventivamente su qualsiasi aspetto e che pertanto non diventi necessario sottoporre alcuna questione alla decisione di un tribunale.
Fatto ciò il passo successivo è quello di redigere la domanda di separazione consensuale – che può essere scaricata anche da internet – e compilarla in tutte le sue parti, congiuntamente, esponendo dettagliatamente ciascun punto dell’accordo raggiunto dall’affidamento dei figli all’assegno di mantenimento, dall’assegnazione della casa coniugale alle modalità di gestione delle visite ai figli del genitore che non vive con loro ecc. ecc. Relativamente agli accordi che prevedono i figli occorre usare molta attenzione e cercare di valutare ogni situazione in modo equo, dal momento che il tribunale potrebbe anche respingere la richiesta di separazione se riterrà tali accordi svantaggiosi per i figli. Ottenere l’omologazione della separazione, infatti, risulta molto più semplice quando non ci sono figli di mezzo, in quanto una volta stabilite le condizioni patrimoniali il giudice difficilmente le respingerà, diversamente avviene in presenza di figli.
La domanda di separazione consensuale andrà sottoscritta da entrambi e andrà depositata nella cancelleria del tribunale della città dove risiedono i coniugi. Alla domanda di separazione andranno allegati alcuni documenti come i certificati di residenza dei coniugi, lo stato di famiglia, l’estratto dell’atto di matrimonio ed i documenti attestanti i redditi di entrambi, meglio se relativi agli ultimi 3 anni.
In termini legali si dice poi che ‘il ricorso va iscritto a ruolo‘ che vuol dire che il fascicolo contenente la domanda di separazione e i documenti andrà depositato presso la cancelleria delle iscrizioni a ruolo insieme alla nota di iscrizione che deve essere compilata su un apposito modulo. Fatto ciò, trascorsa una settimana i coniugi potranno ritornare in tribunale per conoscere la data fissata per l’udienza dinanzi al presidente del tribunale, che una volta ascoltati entrambi tenterà la conciliazione. Se la conciliazione non dovesse sortire l’effetto sperato e i coniugi ribadiscono congiuntamente la volontà di volersi separare, la causa sarà allora rinviata per l’omologazione. Solo una volta ottenuta l’omologazione i coniugi risulteranno legalmente separati.
Separasi senza avvocato è senz’altro conveniente dal punto di vista economico, ma se si sceglie di non avvalersi della competenza di un professionista si deve essere massimamente accorti nello stabilire delle condizioni eque e vantaggiose, soprattutto per i figli, altrimenti il rischio di vedersi respingere la procedura di separazione consensuale è molto concreta e si dovrà ricominciare tutto daccapo!