La modella brasiliana Sthefany Brito, 23 anni ed ex moglie del calciatore del Milan Alexandre Pato, in un’intervista al quotidiano O Dia ha spiegato perché chiede al giocatore circa 57mila euro mensili come alimenti. Una cifra esorbitante e assurda, soprattutto secondo i legali di Pato, visto la brevità del matrimnio e l’assenza di figli a carico. I due si sono separati nell’aprile scorso, solo dopo 9 mesi di matrimonio. In realtà Sthefany ha ridimensionato le sue iniziali richieste: un assegno di 2,5 milioni di euro l’anno.
Rompe il suo silenzio durato mesi la bella modella Sthefany Brito, meglio conosciuta come ex moglie del calciatore del Milan Alexandre Pato. E lo fa in un’intervista al quotidiano O Dia di Rio de Janeiro in cui si racconta e spiega anche le motivazioni della richiesta di alimenti che ha avanzato all’ex marito. La ragazza, appena ventitreenne, ha chiesto a Pato un asseegno mensile di 57mila euro e, nelle sue intenzioni, ciò rappresenta una sorta di offerta di pace al calciatore: all’inizio infatti Sthefany aveva chiesto un assegno ben più alto, pari a 2,5 milioni di euro l’anno.
Nonostante il divorzio dal giocatore del Milan, Sthefany continua a vivere a Milano e nell’intervista ha dunque spiegato i motivi del divorzio e della richiesta: Se lui avesse mollato la carriera per rimanere in Brasile con me dopo il matrimonio – ha affermato -, forse sarei stata io ad essere costretta a pagargli gli alimenti finché non avesse trovato un’altra occupazione. Un chiarimento che sembra far acqua da tutte le parti visto che fin da subito Sthefany ha puntato alto con le richieste di assegno familiare. In un primo momento, infatti, voleva 1/5 degli introiti presenti e futuri del giocatore: una richiesta che per Pato si sarebbe tradotta in un divorzio da 800mila euro l’anno circa. Poi la modella è risalita a un assegno di 2,5 milioni di euro al mese per finire con la modica cifra didi 57mila euro al mese. Quando si dice accontentarsi…
Per i legali di Pato si tratta di una richiesta assurda visto la breve durata del matrimonio, l’assenza di figli a carico e il fatto chela Brito non può essere considerata una persona con difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro. Una cifra, in verità, nemmeno tanto esosa se confrontata con gli assegni milionari di altri divorzi vip.