Se sognate un matrimonio solidale, scegliere delle fedi nuziali etiche diventa un gesto coerente col vostro sentire. Nel momento solenne dello scambio delle fedi, infatti, sono davvero pochi gli sposi che riflettono sulla provenienza di quei cerchietti in oro che suggellano la loro unione.
Ma le fedi nuziali, oltre a rivestire un valore simbolico importantissimo, sono oggetti prodotti con un impatto sociale ed ambientale non indifferenti. Vi siete mai domandate, per esempio, come viene estratto l’oro di cui sono fatte o i diamanti e le altre pietre preziose che le arricchiscono? Bene. Se leggerete questo post, inizierete a farlo.
Tutta la produzione di gioielli, fedi nuziali comprese nella maggior parte dei casi ha un effetto devastante sull’ambiente (basti pensare all’inquinamento delle falde acquifere e dell’aria conseguente ad alcuni processi di lavorazione), ma quel che è peggio contribuisce in maniera ignobile allo sfruttamento sociale di intere popolazioni e lavoratori bambini o al finanziamento di gruppi terroristici o signori della guerra. Anche se può sembrare impossibile, noi possiamo evitare che accadano entrambe le cose. Come? Scegliendo per le nostre nozze delle fedi nuziali etiche, la cui provenienza da miniere ‘pulite‘ in cui vengono rispettati i diritti umani ci viene certificata al momento dell’acquisto.
Ma come si fa a riconoscere delle fedi nuziali etiche da fedi comuni che di etico non hanno nulla? Le fedi nuziali etiche, a differenza delle altre espongono normalmente delle certificazioni internazionali come quelle emessa dal Conflict-Free diamonds Council che ne garantiscono l’estraneità coi cosiddetti blood diamonds (ricordate l’omonimo film con Leonardo Di Caprio come protagonista?)
Eppure nonostante la sensibilità nei confronti dei temi di natura etica ed ecologica sia sempre più diffusa, anche quando si parla di matrimonio – non a caso sono nate le bomboniere solidali, gli abiti da sposa solidali e persino le fiere dedicate ai matrimoni solidali – trovare in commercio delle fedi nuziali etiche è ancora un’operazione tutt’altro che semplice.
Sono pochissime, infatti, le gioiellerie che sponsorizzano l’estrazione pulita e senza sfruttamento dell’oro, ma se volete trovarle esiste un’associazione chiamata ‘No Dirty Gold‘, impegnata attivamente in questo senso che diffonde periodicamente una lista di rivenditori che coscienziosamente hanno deciso di sposare tale causa, tra questi vi sono anche dei marchi famosi come Cartier, Boucheron e Piaget. L’unica a farlo in Italia è la gioielleria Belloni di Milano, che commercializza gli Ethical Diamond e l’Ethical Gold, vale a dire diamanti e oro etico importati rispettivamente da Canada e Colombia con cui vengono realizzate fedi nuziali etiche nel rispetto dell’ambiente e nella tutela della dignità del lavoro umano. I diamanti etici sono certificati attraverso un numero di serie e un logo (il Canadamark) nonché la tradizionale foglia d’acero simbolo del Canada, incisi al laser sulla pietra stessa. Una seconda certificazione attesta che tutta la filiera, dall’estrazione alla vendita, aderisce al ‘Canadian Diamond Code of Conduct‘, un severo codice di condotta stipulato dal governo canadese che deve essere obbligatoriamente rispettato sia da chi estrae sia da chi commercializza i diamanti stessi.
Se desiderate maggiori info potete consultare la pagina internet della gioielleria Belloni http://www.gioielleriabelloni.com/ethical-diamond.html.
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