Di film romantici sul matrimonio ce ne sono tanti, qui vi propongo i più belli, gli imperdibili. Abbiamo parlato dei film divertenti per farvi passare un po’ lo stress pre matrimoniale, qui invece possiamo sognare, vivere per il tempo di un film il romanticismo, la passione e l’amore. Dai classici con Sofia Loren e Marcello Mastroianni fino a Sex And The City. Un viaggio nei mondi più svariati che riguardano il matrimonio.
L’amore nei film è sempre bellissimo e il matrimonio non sempre viene visto come il coronamento di questo ma in questi film vedrete che invece è proprio così! Evviva l’amore e il suo completarsi con un bel matrimonio.
Film Romantici Matrimonio:
Matrimonio all’italiana
Filumena Marturano è una giovanissima prostituta e Don Domenico Soriano è un signorotto benestante. I due si incontrano durante un bombardamento in una casa di tolleranza e l’uomo, intenerito e affascinato, fa di lei la sua amante per anni. Ma Filumena non si accontenta e, un giorno, finge la morte per farsi sposare in extremis. Scoperta la beffa, stupisce nuovamente il consorte informandolo di essere la madre di tre ragazzi, uno dei quali è figlio suo, ma si guarda bene dal rivelargli quale. Mentre cerca di scoprirlo, Domenico si accorge di essere, in verità, padre felice di tutti e tre i figli.
Voluto dal produttore Carlo Ponti per rinnovare il successo dell’accoppiata Loren-Mastroianni, Matrimonio all’italiana prende le mosse dal testo teatrale di Eduardo De Filippo “Filumena Marturano”, ma nel titolo mima il Divorzio di Germi, indirizzando erroneamente su un sentiero grottesco quello che è un dramma che chiama programmaticamente le lacrime, nonostante il lieto fine.
Dedicato a Titina De Filippo, il film di De Sica sa andare oltre la commedia che lo ha ispirato, proprio perché non prova a rifare il teatro ma sceglie a colpo sicuro il cinema e i suoi meccanismi, persino i flashback, che il regista sosteneva di non amare affatto. Vittorio De Sica è l’uomo giusto per fotografare la Napoli dell’immediato dopoguerra e Sophia Loren è la donna giusta per portare in scena una carica di fisicità e disperazione rare, che la confermano capace di far vibrare anche le corde più intime. Sul piano della narrazione, per combinare stilemi ottocenteschi, sentimentalismo partenopeo e vera poesia, il regista si circonda di quattro moschettieri della sceneggiatura: Piero De Bernardi, Leo Benvenuti, Renato Castellani e Tonino Guerra (quest’ultimo, si mormora, ingaggiato per una scena sola, ma la più intensa).
Passioni senza tempo, per un film d’altri tempi.
Sex And The City
Incredibile ma vero, Carrie e Mr. Big fanno coppia fissa e si avviano verso il gran rito del matrimonio. Charlotte e il marito Harry hanno felicemente adottato in Cina la piccola Lily, Miranda si barcamena come al solito tra il lavoro di avvocatessa rampante, il buon Steve e il piccolo Brady, e Samantha, che si è trasferita a Malibu con il giovane Smith per fargli da manager, vince se stessa raggiungendo i cinque anni di monogamia assoluta. Questo lo status quo iniziale, destinato ad esser analizzato, vivisezionato e sovvertito nel corso di 145 minuti di risatine, lacrime e margaritas.
Quattro anni dopo l’ultimo episodio della sesta ed ultima stagione, le “ragazze” di Sex and the City , capitanate da Sarah Jessica Parker, sbarcano al cinema, con un aumentato bagaglio di anni, scarpe e segreti da raccontarsi e da raccontare.
Scritto e diretto da Michel Patrick King, perché quel che è giusto è giusto, Sex and the City centra il bersaglio: con grande rispetto dei seguaci della serie, non riprende l’abc del “vivere da single nella città della moda e dell’amore” e nemmeno si contorce per far rientrare il capitolo cinematografico dentro la domanda della settimana, come faceva, con squisitezza architettonica di sceneggiatura, l’episodio tv, ma si lancia in una vera e propria nuova stagione, condensandola in tre atti che hanno il sapore di tre ricche puntate visionate una di fila all’altra, in sintonia con il modo di fruizione del momento (concesso dalla rete e dai dvd).
Lungi dall’essere una minestra (di noodles) riscaldata, il film è dunque “up to date” e insieme un classico nato, summa di una grande città – New York, da Brooklyn a Park Avenue -, di grandi temi – tradimento, perdono, legami e paura degli stessi, indipendenza sentimentale e tendenza recidiva a credere alla favola – e di grandi griffe, da Vera Wang a Oscar de la Renta, da Manolo Blahnik a Vivienne Westwood.
La menzionata nuova stagione è quella dei quarant’anni, buoni per pagare da bere, come i venti lo sono stati per divertirsi e i trenta per imparare la lezione. Le quattro eroine sono alle prese con la declinazione del verbo “ricominciare”, ognuna a suo modo, che sarebbe un sacrilegio svelare qui. Sempre all’insegna dell’intelligenza, della sana ambizione, del dialogo brillante e smaliziato (ma la presenza della piccola Lily funge da censore), il percorso del film non dimentica la morale o, per dirla diversamente, il risultato della lezione di autocoscienza, e sposta in secondo piano il superattico, il super abito e la super macchina per celebrare il matrimonio tra autenticità e semplicità.
Più romantico che graffiante, Sex and the City si regge in equilibrio su un tacco a spillo e così dovrebbe restare, fermo, come il pezzo di moda che finisce (sempre più spesso) al museo. La sola idea di un sequel equivale ad uno sgambetto e gli spezzerebbe le caviglie.
Prima o poi mi sposo
Mary Fior (la Lopez) organizza matrimoni. Mentre è presa nella preparazione delle nozze della miliardaria Fran Donnolly, rischia di essere travolta da un cassonetto delle immondizie. A salvarla è Steve Edison, un pediatra. È il colpo di fulmine. Peccato che Steve sia proprio il promesso sposo della ricca cliente Fran. Jennifer Lopez cambia registro e, dopo le allucinazioni di The Cell, e i precedenti Anaconda ” e Out of Sight, cerca la commedia romantica. Restiamo molto perplessi.
Casomai
Tommaso conosce Stefania. Si piacciono, si innamorano, si sposano. Nasce anche un bambino. Tutto è cominciato benissimo, si è evoluto bene, poi discretamente, piano piano fino alla crisi. Sembrava impossibile, eppure l’amore, che sembrava davvero solido, forse si è sfaldato, addirittura trasformandosi in livore. Chissà se si è ancora in tempo a provvedere. Volo, ex jena, cerca di fare l’attore vero. Necessita di una prova d’appello.
Il principe cerca moglie
Destinato a un matrimonio combinato, giovane principe africano vuole scegliersi, invece, una moglie di suo gusto e decide di cercarla a New York dove la trova nella figlia di un re dell’hamburger. Raramente Murphy è stato così bravo come in questa commedia romantica dove, tra l’altro, grazie ai trucchi di Rick Baker, interpreta anche 3 piccole parti. Landis ci mette un po’ di pepe con invenzioncelle umoristiche (fra cui un aggiornamento a sorpresa di Una poltrona per due).
sinossi film © MyMovie
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