Tra le tante notizie curiose che si sentono in giro, questa merita di sicuro un posto di primo piano. I protagonisti? Una moglie e un marito e fin qui sembra tutto regolare, se non fosse che lo sposo diventa donna mai due restano sposati a tutti gli effetti. Fa discutere la sentenza del tribunale, emessa di recente a Modena, che ha stabilito che il cambio di sesso di uno dei due coniugi non comporta l’annullamento automatico del matrimonio.
Secondo il parere di illustri psicologi, il matrimonio, come istituzione, avrebbe perso di valore, divorzi e separazioni registrano un boom ma aumentano anche le coppie di fatto, quelle cioè che decidono di non coronare il proprio amore davanti all’altare di una chiesa o in comune. Spesso il matrimonio è idealizzato, pensando che si tratti di un traguardo, una sistemazione fissa, ma in realtà non sarebbe così. Si tratterebbe, invece, di un processo sempre in movimento, un percorso che qualche volta i coniugi fanno fatica ad affrontare per paura di distruggere la serenità acquisita.
La coppia ideale, sempre secondo gli esperti in questioni di coppia, sarebbe quella formata da coniugi che, intelligentemente, riescono a rispettare la volontà e le tendenze del partner, senza costringerlo a cambiare modo di essere e di pensare. Così come si evolve una singola persona si evolverebbe una coppia.
Il caso dei coniugi di Modena, in cui il marito è diventato donna, sarebbe proprio questo tipo di coppia. Alessandra, che prima era Alessandro, ha dichiarato: Quando tra due persone esiste un amore profondo come il nostro, neppure il cambiamento di sesso di un elemento può intaccare il rapporto. Secondo Alessandra, che scherzosamente si definisce marita, il fatto che la moglie non abbia ostacolato la sua trasformazione fisica ha permesso un rafforzamento della loro unione, non ci sarebbe quindi nessun motivo di separazione.
Alessandra, che prima era Alessandro, ha 39 anni ed è impiegato di banca e segretario di un sindacato. Lotto per la mia vita e per le tante coppie che si trovano nella mia situazione – ha raccontato al Corriere di Bologna – . Essere transessuale non è moda, ma una patologia riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il comune che li ha uniti vorrebbe dividerli, ma per il momento ha vinto Alessandra: il matrimonio resta valido.
In base alla legge 164 del 1982, il cambiamento di sesso può essere causa di annullamento di matrimonio e Alessandra si è proprio aggrappata proprio a quel, può, che non è appunto un deve e persino per la Chiesa questo matrimonio non è nullo.
Una vicenda che fa riflettere, anche alla luce di altre recenti notizie come quella relativa all’annullamento del matrimonio per chi tradisce col pensiero. Sì, di recente è successo anche questo: una donna, sposata in chiesa, continuava a dichiarare di non credere nel valore della fedeltà all’interno della vita coniugale. L’unione entra in crisi, il marito chiede la separazione e l’annullamento delle nozze, che viene accolto dal tribunale ecclesiastico, la Sacra Rota.
Come se non bastasse, la donna si rivolge alla Cassazione, opponendosi all’annullamento delle sue nozze , ma la richiesta viene rigettata e la Corte conferma la procedura. il risultato finale? La donna potrebbe anche perdere il diritto all’eventuale assegno di mantenimento.