Cosa fareste se il giorno più bello della vostra vita fosse compromesso dal ritardo di un pullman? Come minimo chiedereste i danni alla ditta di trasporti. E’ quello che ha fatto una giovane coppia (lei veneziana, lui di Dolo) che ha visto il proprio matrimonio rovinato dal bus che avrebbe dovuto trasportare gli invitati arrivato clamorosamente in ritardo.
Gli sposi non dimenticheranno mai il giorno delle loro nozze, ma non per i motivi per cui questa giornata dovrebbe risultare indimenticabile. Ecco come sono andati i fatti.
La coppia aveva dato appuntamento agli invitati davanti al ristorante dove si sarebbe dovuto svolgere il pranzo di nozze, il cui ampio parcheggio avrebbe permesso di ospitare le loro auto. Da lì un pullman avrebbero dovuto portarli nella chiesa del centro storico, dove era in programma la cerimonia e al termine della quale li avrebbe riportati nuovamente al ristorante.
Alle 10,10, però, del bus neanche l’ombra, così lo sposo chiama la ditta, che a sua volta avvisa autista che così si giustifica: ‘Sono in coda sulla tangenziale in direzione Venezia e sarò a piazzale Roma tra poco‘, ma l’appuntamento era sulla Romea e piazzale Roma non c’entra nulla. Così tutti vanno in macchina. La cerimonia sarebbe dovuta iniziare alle 11, ma lo sposo arriva solo alle 12,10. Il parroco aveva avvisato, alle 13 aveva un impegno, nonostante ciò Giovanni e Daria diventano marito e moglie, ma in fretta in furia, senza foto dietro l’altare e senza poter godere in tranquillità di ogni attimo della cerimonia.
Anche al ristorante tutti arrivano con 2 ore di ritardo. Il titolare aveva però spiegato che alle 17,30 doveva sistemare la grande sala per preparare una cena di nozze per la sera. Così, sono state servite solo tre portate invece dell’intero pranzo di nozze, ma la coppia ha dovuto comunque pagare come se le avessero consumate tutte. Anche al ristorante niente tradizionale foto col taglio della torta, non ce n’è stato il tempo!
Un matrimonio rovinato, una giornata da incubo che gli sposi non dimenticheranno mai. Il risarcimento chiesto dall’avvocato della coppia alla ditta di trasporti mestrina Brusutti ammonta a 50 mila euro. Adesso toccherà al giudice stabilire chi ha ragione.
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