Esiste un buon motivo per sposarsi? E poi perché si dovrebbe scegliere di sposarsi in chiesa piuttosto che in comune? Oggi, sono sempre meno coloro che si fanno queste domande, così il matrimonio in chiesa diviene una scelta automatica, quasi obbligata, qualcosa su cui non ci si interroga più.
Sposarsi col rito religioso viene preferito allo sposarsi in comune perché lo si ritiene più romantico, in questa maniera il matrimonio cristiano si svuota del suo significato intrinseco, finendo per divenire né più e né meno che la scenografia di una scelta che poco o nulla si accorda con la fede.
Ne sono dimostrazione il fatto che fioccano le cresime all’ultimo minuto poiché non è possibile sposarsi in chiesa senza cresima e il certificato di cresima così come quello di battesimo sono fra i necessari documenti per sposarsi in chiesa. Il matrimonio cristiano dovrebbe avere lo scopo di testimoniare nell’amore coniugale e familiare l’amore di Dio attraverso la formazione di una nuova famiglia. Il matrimonio cristiano implica degli impegni precisi: la promessa della fedeltà coniugale espressa nella formula del io ti sarò fedele sempre, la promessa dell’indissolubilità vale a dire la convinzione che nessun giudice possa sciogliere quello che Dio ha unito e non ultimo la fecondità del matrimonio, una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che è possibile che il matrimonio sia nullo in caso i due coniugi decidano in totale libertà di fare sesso con il preservativo.
Questi tre impegni non richiedono di credere in Dio. Sono infatti credibili come legge naturale, ovvero presente nella natura stessa dell’uomo, poiché Dio (ci si creda o no) li ha posti e non possono essere cancellati, come impegno conscio e inconscio dell’essere umano. Ecco perché è necessario che questi valori siano condivisi, in mancanza di essi per la chiesa il matrimonio è nullo. Il sacerdote dovrebbe indagare sulle reali intenzioni di chi va da lui a chiedergli di essere unito in matrimonio. Dovrebbe essere sempre il sacerdote a escludere la possibilità che l’ingresso in chiesa degli sposi sia finalizzato ad avere una passerella per strascichi e bouquet megagalattici. Se, infatti, è solo la location mistica ad esercitare un’attrattiva su chi si appresta a dire sì sarebbe il caso di optare per una chiesa sconsacrata dove è possibile sposarsi ma senza celebrare l’eucarestia. Se poi consideriamo quanto costa sposarsi in chiesa (in certe realtà si va da un minimo di 250 che possono arrivare fino a 1000 euro) diventa un motivo in più per scegliere con criterio!