Promessa di matrimonio in comune: vi spieghiamo come si svolge e quali i sono i documenti da preparare. Se avete deciso di coronare con le nozze il vostro sogno d’amore, sappiate che oltre alla scelta di location, abito da sposa, inviti, bomboniere e addobbi floreali, vi sono alcune pratiche da sbrigare. Il primo atto civile è proprio la promessa di matrimonio. Dopo un periodo di fidanzamento, la coppia che decide di sposarsi, è tenuta a recarsi al comune dove si ha la residenza per passare allo stato di promessi sposi. Si tratta di una libera dichiarazione con la quale i partner si impegnano reciprocamente a diventare marito e moglie, ma non costituisce un obbligo a contrarre matrimonio. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Promessa di matrimonio in comune: come si svolge
Una volta deciso di convolare a nozze, per le promesse di matrimonio civile è necessario che queste si svolgano alla presenza di un testimone munito di documento di identità valido. La persona può non essere la stessa scelta per le nozze. Per la promessa di matrimonio in comune la marca da bollo da presentare all’ufficio preposto è di 16 euro. Bisogna consegnarne due e fare la dichiarazione di matrimonio di fronte ad un Ufficiale di Stato Civile. La promessa non obbliga la coppia a sposarsi perché la legge tutela la libertà matrimoniale. Nel caso in cui la promessa di matrimonio venga rotta, le conseguenze sono rappresentate dalla restituzione dei doni fatti (articolo 80 del Codice Civile), come ad esempio gli anelli di fidanzamento, e dal risarcimento del danno (articolo 81 del Codice Civile).
Promessa di matrimonio in comune: i documenti
L’istituto della promessa di matrimonio al comune è regolamentato dagli artt. 79 e ss. del Codice Civile. Potrete poi optare per nozze religiose oppure civili ma in entrambi i casi è necessario che la cerimonia sia preceduta da questo atto. Una volta conclusa la promessa, nel Comune o nei Comuni di residenza vengono affisse le Pubblicazioni che recano le indicazioni dei dati personali della coppia: nome, cognome, residenza degli sposi e luogo dove sarà celebrato il matrimonio. Rimangono esposte per 10 giorni ed entro 180 giorni di tempo ci si può sposare; se superate questo termine è necessario ripetere le pratiche.
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