Avete deciso di sposarvi in Comune? Il rito del matrimonio civile è ovviamente un po’ diverso da quello religioso, è chiaramente basato sulla legge italiana ed ogni passo della cerimonia si riferisce ad un preciso articolo del codice civile. Vediamo insieme quali sono le fasi del matrimonio in Comune, quali sono i tempi e le frasi di rito. Innanzitutto la durata media della cerimonia per il matrimonio civile è di circa 15/20 minuti, quindi dura un po’ meno del matrimonio in chiesa, dopo il salto tutti i particolari.
Il rito del matrimonio civile si svolge come segue, ovviamente a seconda del comune è possibile richiedere delle personalizzazioni, qui vi descrivo quali sono le fasi comuni a tutti.
Gli invitati
I primi ad entrare in Chiesa sono gli invitati e si disporranno secondo la tradizione cioè a sinistra siederanno gli invitati della sposa e a destra quelli dello sposo.
I Testimoni
I testimoni dovranno avere con sé un documento di identità valido e dovranno dichiarare le loro generalità. Si siederanno dove gli indicherà l’ufficiale civile. La legge prevede un solo testimone a testa ma spesso gli sposi ne richiedono due, in ogni caso la firma sul registro la potrà fare solo uno dei due.
Ingresso degli sposi
Lo sposa entrerà dopo i testimoni e dopo gli invitati con la madre o da solo ed attenderà vicino al tavolo dell’ufficiale civile l’ingresso dalla sposa. La sposa entrerà per ultima accompagnata da padre e raggiungerà lo sposa vicino all’ufficiale civile. Gli sposi nel rito civile potranno anche decidere di entrare insieme.
Inizio della cerimonia
Dopo i saluti iniziali, la cerimonia inizierà con la lettura dei seguenti articoli del Codice Civile:
– art.143 c.c. ‘Diritti e doveri reciproci dei coniugi’: ‘Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri (Cost. artt. 29, 30). Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia’.
– art.144 c.c.’Indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia’: ‘I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato’.
– art.147 c.c. ‘Doveri verso i figli’: ‘Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli’.
Scambio delle fedi
Segue la tradizionale domanda di rito ‘Vuoi tu’, alla quale gli sposi saranno chiamati a rispondere uno per volta, poi ci sarà la dichiarazione di unione e verrà fatto lo scambio delle fedi nuziali. L’ufficiale civile leggerà l’atto matrimoniale, in cui sarà dichiarato anche il regime patrimoniale scelto dagli sposi. Seguirà la firma dei registri da parte degli sposi e dei loro testimoni.
Conclusione del rito
La cerimonia si concluderà con un discorso di auguri da parte dell’officiante che potrà essere il sindaco, un suo rappresentante o anche un amico degli sposi con delega ricevuta dal sindaco.