Cosa avrà dichiarato mai la bellissima modella italiana Bianca Balti tanto da far scatenare l’ira della signora Mussolini? In una recente intervista la Balti dichiarava a Vanity Fair che se prima si sentiva messa sotto pressione all’estero perché chiunque incontrava le diceva che nel nostro paese tutto va a rotoli e il gossip gira intorno a Silvio Berlusconi, presidente del consiglio con queste testuali parole ‘tutto il mondo ci prende in giro per Berlusconi. All’inizio mi arrabbiavo e rispondevo a chi ci attaccava: senti chi parla, voi avete Bush’ ora invece afferma ‘adesso cerco di ragionare e spiego che l’Italia non è solo e tutta Berlusconi’. Da qui la campagna della Mussolini che vuole che la Balti non solo non rappresenti più uno dei simboli dell’Italia, la Monna Lisa, ma vorrebbe che la Tim (società della quale è testimonial) la licenzi.
‘Aridatece Belen!’, così, in un romanesco casereccio si esprime Alessandra Mussolini, nelle file del Pdl in merito al ‘caso Balti’. Chi se l’aspettava che una semplice intervista rilasciata a Vanity Fair avrebbe destato così tanto scalpore? Sembra difatti che tutte le vip italiane che finiscano in copertina su VF vengano prese di mira o si debbano tutelare come è accaduto ad Ambra che si difendeva dall’accusa di tradimento.
Insomma, la Balti, testimonial del catalogo Blanco, ha detto che l’Italia non è Berlusconi, non gira tutto intorno a lui perché altrimenti il nostro paese vivrebbe uno stato di perenne vergogna. La Mussolini, analizzando le parole della Balti, trae subito le conclusioni; se la Balti se la prende con Berlusconi offende la maggioranza degli italiani e per questo non può rappresentare né la Monna Lisa né tantomeno uno dei marchi di telefonia madre della nostra patria. Il licenziamento è per la Mussolini l’unica soluzione e al suo posto è meglio avere Belen che è una soubrette e quindi non esprime troppi giudizi sulla politica.
Ma cosa sta cercando di dirci Alessandra Mussolini? Che in Italia nessuno ha il diritto o il dovere di dire quello che pensa? Di affermare che se c’è qualcosa che ci fa sentire a disagio dobbiamo stare zitti tutti? Che possono parlare solo quegli italiani che stanno nella maggioranza? E gli altri allora chi sono? Figli senza patria né bandiera?